Giornata Mondiale della Gioventu’ a DEIR RAFAT - Lisbona


“Quello che state facendo qui e’  una benedizione”  ha detto Monsignor Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, durante la celebrazione Eucaristica a Dei Rafat, quale ospite special e al Festival della Gioventu’.  


 

Giovedì 13 luglio il Santuario di Nostra Signora a Deir Rafat era pieno di giovani. Chi per vari motivi non potrà recarsi in Portogallo per la Giornata Mondiale della Gioventù ha celebrato la propria festa.  

 

Rivolgendosi in particolare ai giovani, e invitandoli ad essere missionari coraggiosi, scriveva il Papa nell'Esortazione apostolica Christus vivit: «Dove ci manda Gesù? Non ci sono confini, non ci sono limiti: ci manda ovunque. Il Vangelo è per tutti, non solo per alcuni» (CV 177). 

 

 Il Vicariato San Giacomo ha organizzato una giornata di preghiera, incontri, giochi, canti e adorazione per i giovani. I partecipanti provenivano dai giovani SJV. ma anche giovani di Mi'ilya, Shfar'am, Jish e Nazareth. 

 

 La giornata è iniziata con le iscrizioni, la distribuzione dei kit (con t-shirt, bicchieri, libretti, acqua e merenda) e l'accoglienza dei gruppi.  

 

Durante l'incontro con il Patriarca che su un grande palco ha parlato del ruolo dei giovani nella Chiesa ("Voi non siete il futuro della Chiesa, ma la sua presenza") c'è stata l’opportunita’ di dialogare. 

 

 L'Eucaristia in lingua ebraica è stata un'esperienza nuova per i giovani arabi israeliani, ma i testi proiettati su un maxischermo hanno aiutato a partecipare alla celebrazione.  

 

“Solo i giovani possono incontrarsi in una terra e in una Chiesa così divise” ha detto il Patriarca durante l'omelia e ha incoraggiato gli organizzatori: "...e’' estremamente difficile ma continuate quello che avete iniziato".  

 

Tema centrale dell'omelia sono state le parole scelte come tema della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona: «Maria si alzò e se ne andò in fretta» (Lc 1,39). È la citazione biblica scelta da Papa Francesco come motto del Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà per la prima volta nella capitale Lisbona, in Portogallo.La frase biblica (citazione dal Vangelo di San Luca) apre il racconto della Visitazione (la visita di Maria alla cugina Elisabetta), un episodio biblico successivo all'Annunciazione. Nell'episodio biblico della Visitazione, l'atto di alzarsi presenta Maria come donna della carità e insieme missionaria. L'andarsene in fretta rappresenta l'atteggiamento raffigurato nelle indicazioni di Papa Francesco per la GMG di Lisbona 2023: « l'evangelizzazione dei giovani sia attiva e missionaria, perché così riconosceranno e testimonieranno la presenza del Cristo vivo». Durante il colloquio dell'Annunciazione, l'angelo dice anche a Maria che la sua cugina maggiore, ritenuta sterile, è incinta. Dopo aver affermato all'angelo “Ecco la serva del Signore; avvenga di me secondo la tua parola» (Lc 1,38), è allora che Maria parte per Ain Karim, villaggio vicino a Gerusalemme dove Elisabetta viveva e attendeva la nascita di Giovanni, che sarebbe diventato San Giovanni Battista.  

 

Maria di Nazaret è la grande figura del cammino cristiano. Lei ci insegna a dire di sì a Dio. È stata la protagonista dell'ultima edizione della Gmg e lo sarà ancora una volta a Lisbona. Il Patriarca si è rivolto ai giovani dicendo: "Voi siete quelli che sanno uscire dalla zona di comfort per condividere la Buona Novella con gli altri".  

 

Dopo l'Eucaristia il gruppo giovanile di Shfar'am ha presentato una pantomima sulle sfide del mondo moderno e sul potere curativo di Gesù.  

 

Pranzo in comune, discussione in gruppo sul posto dei giovani nella Chiesa moderna e giochi (anche balli) non sono stati facili a causa della temperatura elevata, ma i giovani hanno trovato energia fino alla cena (deliziosi hamburger). Il Talent Show ha rivelato molte potenzialità e attraverso canti, balli ed esercizi acrobatici i giovani hanno creato uno spettacolo meraviglioso.  

 

Il momento culminante della giornata sono state le cosidette “Stazioni di Preghiera” nella Chiesa, durante le quali i giovani hanno potuto pregare in Adorazione, scrivere le preghiere, chiedere la preghiera dagli altri e ricevere una speciale benedizione o confessarsi.  

 

Infine, il grande concerto di adorazione preparato dai giovani SJV con canti in inglese, ebraico e arabo ha concluso la festa.  

 

Fr. Piotr nella sua benedizione notturna ha detto che questo giorno è un esempio che "Dio vuole che sogniamo e realizza quei sogni sull'unità e la preghiera comune".  

 

Grazie mille a tutti coloro che hanno contribuito all'organizzazione del Festival della Gioventù, ai volontari, ai partecipanti e all’ Aid to the Church in Need per il sostegno finanziario. 

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