"Kaytana" 2012 – Cinque giorni di campo estivo per i bambini

Quest'anno c'è stato un nuovo incremento nel numero di bambini che hanno partecipato al campo estivo annuale di cinque giorni per i bambini cattolici di lingua ebraica. 39 bambini provenienti dalle comunità parrocchiali di lingua ebraica che Vicariato san Giacomo (6 da Gerusalemme, 9 da Giaffa, 6 da Beer Sheva, 6 da Haifa, 3 da Nazareth e 9 da Tiberiade). Tra questi 8 giovani (tra i 13 ed i 18 anni) del gruppo giovani "Fiore del deserto" che hanno servito come assistenti delle guide adulte. Gli altri bambini che sono a loro volta cattolici di lingua ebraica includono 15 bambini dalle diverse comunità libanesi maronite sparse nel nord d'Israele, 16 bambini filippini figli di lavoratori stranieri (14 da Gerusalemme e 2 da Tel Aviv), e 2 figli di lavoratori africani. Le undici guide adulte sono venuti dalle diverse comunità del Vicariato san Giacomo: padre David (Vicario), Apolinary (Giaffa), Piotr (Gerusalemme) e Gioele (Beer Sheva), fra' Alberto (Giaffa), Benedetto (Gerusalemme), Sinead (Tiberiade), Claudia (Gerusalemme), Kirill (Gerusalemme), Lonka (Gerusalemme) e suor Camelia (comunità libanesi maronite). In aggiunta, Etienne, padre di due bambini e medico era presente diverse ore del giorno e sempre a disposizione.

Come ogni anno la grande differenza di origini ha arricchito l'esperienza dei cinque giorni di avventura comune. La fede comune vissuta in una lingua condivisa –l'ebraico- e nella stessa società –Israele- ha cementato i rapporti tra i bambini. Tra i 72 partecipanti 27 erano presenti per la prima volta.

Il tema del campo di quest'anno era "Beati coloro che…"- il nostro fratello Gesù ci insegna la sua Torah. Tutte le attività durante i cinque giorni del campo si sono concentrate sulle "Beatitudini". La lezione mattutina di padre David non solo ha insegnato le parole delle Beatitudini, ma ha anche cercato di insegnare il significato di queste parole affinché possano essere un programma di vita. Le attività artistiche (animate da fra' Alberto) e la musica (animata da Benedetto) si sono incentrate anch'esse su questo tema ed i bambini hanno imparato canti che riprendevano il messaggio. Hanno anche creato dei magnifici vetrage con la parola ebraica "Beati coloro che". Queste attività erano integrate con la preghiera mattutina e la celebrazione quotidiana dell'Eucarestia. Inoltre ogni giorno c'è stato tempo per lo sport (animato da padre Piotr e Claudia) e giochi (animati da padre Apolinary e dal gruppo dei giovani assitenti). Ancora una volta il momento centrale della giornata era il periodo trascorso nelle piscini allestite nel cortile.

Giovedì 19 luglio l'intero grupppo di 84 persone, insieme con i genitori di Benedetto, venuti dall'Italia per aiutare durante il campo a Deir Rafat, si è diretto alla grotta di stallattiti nei pressi di Bet Shemesh. Questa è stata l'opportunità per riflettere sulla meravigliosa bellezza del Creato nascosto nel sottosuolo. Inoltre è stato anche un momento di sollievo dalla calura dei giorni, tra i più caldi dell'estate. Dopo la grotta di stallattiti il gruppo si è diretto a Beit Jemal, dove ha trascorso alcune ore imparando sulla vita delle suore che vivono qui e dedicano la loro vita alla preghiera. Suor Anne Bruna ha spiegato ai bambini la vita delle suore ed ha risposto a diverse domande. I bambini hanno potuto vedere un film sulla vita delle suore e visitare la chiesa. Sono rimasti nella bella quiete del monastero per un picnic. Alla sera i bambini sono stati invitati ad un fuoco di bivacco, dove hanno cantato, condiviso esperienze buone e cattive e sciolto marsh mellows sul fuoco.

La Messa conclusiva è stata celebrata in onore della festa del profeta Elia ed anche di sant'Apolinnare. Padre Apolinary ha celebrato la Messa nel giorno della sua festa. Questa è stata l'occasione per pregare in special modo per uno dei giovani che inizierà il suo servizio militare all'inizio di agosto. Alcuni genitori si sono uniti alla celebrazione della Messa, che è stata un'occasione per ringraziare Dio per la gioia dello stare insieme e del continuare ad imparare ad essere discepoli di Gesù.

Ancora una volta la Kaytana è stata accolta in maniera splendida da Deir Rafat, il santuario della Diocesi, dale suore che vivono e pregano in questo luogo. Un grazie speciale a suor Corinne ed alle sue consorrelle, a Rab'a, la cuoca, Serge e Brigitte, Aldo e Rosaria, Ines, Shahaf e gli altri. Grazie a loro ed ai volontari questo luogo è diventato casa per cinque giorni. Già speriamo di venire l'anno prossimo.

Infine dobbiamo ringraziare i generosi benefattori che hanno reso possibile questo campo. In particolare ringraziamo Kirche in Not della Germania, che con la sua generosa offerta ci ha permesso di realizzare tutto il programme e di dare ai nostri bambini così tanta gioia.