I bambini dei monasteri


Pubblichiamo qui di seguito una breve relazione sul congresso che si è tenuto il 5 dicembre 2017 al Museo della Terra di Israele a Ramat Aviv, che includeva anche una sezione sui bambini ebrei nascosti nei monasteri durante la Shoah.

dorot hemshekh

L'organizzazione "Dorot HaHemshekh" (The Next Generations – La prossima Generazione) il 5 dicembre 2017 ha organizzato un congresso sulle conseguenze della Shoah, con il titolo "Dove? Verso la Terra di Israele". In questo contesto, e tra gli altri argomenti, è stato discusso anche il tema dei bambini ebrei che sono stati salvati grazie all’aiuto misericordioso di frati e suore appartenenti a diversi monasteri. Il congresso si è svolto presso il Museo della Terra di Israele a Ramat Aviv. Circa 500 persone vi hanno preso parte.

Tra i relatori del congresso c'era anche Leah Balint, che ha parlato del monastero che l'ha nascosta. Leah dice che i monasteri hanno nascosto i bambini su loro iniziativa, ogni monastero agendo come poteva e senza ricevere istruzioni dalle autorità superiori. Ha anche aggiunto che nessuna suora o frate ha cercato di convertire i bambini al cristianesimo, ma si sono invece presi cura dei bambini con grande impegno e dedizione (Questi monasteri erano soprattutto francescani).

Uno dei partecipanti al congresso, con il quale una delle donne nascoste nei monasteri è rimasta in contatto fino ad oggi, è stato padre Gregor Pawlowski. Padre Gregor è stato lui stesso un sopravvissuto della Shoah, un figlio del popolo ebraico, che è stato nascosto da diversi polacchi durante la Shoah, vagando da un villaggio all'altro. Più tardi decise di convertirsi al cattolicesimo e diventare sacerdote. Oggi vive in Israele nella chiesa di Giaffa.

Per l’intervista con Leah Balint del 1995 cliccare qui

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