La Casa di Preghiera nella comunita’ di Gerusalemme


Padre Rafic, responsabile della comunita’ di Gerusalemme e uno dei promotori della Casa di Preghiera, ci scrive sull’esperienza e sulla visita alla kehilla di Gerusalemme di domenica 11 Settembre 2016.

amen festival

La Casa di Preghiera interreligiosa, che ha avuto inizio il 5 Settembre, si è conclusa l'11 Settembre, dopo una settimana di eventi che hanno lasciato una profonda impressione in tutti coloro che vi hanno partecipato. In questo contesto, mercoledi’ 7 Settembre, si e’ svolta una preghiera interreligiosa, guidata dai cristiani, sul tema del perdono: abbiamo cantato inni delle tre religioni (con la partecipazione di un coro copto-ortodosso). In un clima di preghiera e di rispetto reciproco, abbiamo trascorso del tempo per riflettere sul significato del perdono: abbiamo ascoltato due parabole, la parabola del figliol prodigo (Luca 15) e quella del servo spietato (Matteo 18), dopodiché c'è stata una riflessione dal punto di vista cristiano (di Padre Rafic) e la possibilità di risposta da parte di un ebreo (il rabbino David Menahem) e di un musulmano (Shaykh Ihab Balha).

Giovedi' sera, c’e’ stata una cerimonia dhikr sufi alla presenza di un religioso musulmano e con la partecipazione di musicisti e dervisci. Venerdì sera, tutti sono stati invitati a partecipare alla preghiera Kabbalat Shabbat nella Comunità di Sion. Alcuni membri della nostra comunità hanno preso parte alla preghiera insieme a un gruppo di frati francescani. Sabato sera, l’incontro conclusivo ha avuto come tema una preghiera sull'anima e su Gerusalemme, con la partecipazione del rabbino Benny Lau e del rabbinato Hadassah Froman. Al termine della serata, quasi a mezzanotte, religiosi musulmani hanno cantato canti sufi per quasi un'ora.

Domenica sera, tutti sono stati invitati a venire alla messa della domenica nella nostra comunità. Diversi ospiti sono venuti, soprattutto dalla Comunità di Sion, e questa è stata l'occasione per ringraziare gli organizzatori della Casa di Preghiera, in particolare la rabbina Tamar Elad Appelbaum e Yair Harel, che hanno contribuito molto alla comune Casa di Preghiera. Questo evento interreligioso ha aperto orizzonti inaspettati e di sicuro darà molti spunti di riflessione per le prossime settimane e nei mesi a venire. Ogni giorno ci siamo seduti insieme, uomini e donne delle tre religioni monoteiste, abbiamo cantato e pregato, uno accanto all'altro, uno per l'altro, ognuno nella propria lingua religiosa, senza confusione e senza offuscare i confini. Siamo usciti da questa settimana ancor più radicati ognuno nella propria religione e, allo stesso tempo, cresciuti nel rispetto e amicizia reciproci. Possiamo solo sperare di riuscire a diffondere questa atmosfera a quelli intorno a noi in modo che l'amore vinca l'odio e l'amicizia superi ogni forma di alienazione.

Per visualizzare un video sull'evento clicca qui

Per aiutarci Contattaci Vatican News in ebraico La Messa in ebraico Per la protezione dei bambini


© 2020 Saint James Vicariate for Hebrew Speaking Catholics in Israel