Stella visita il Presidente polacco


Cosi’ scrive Stella della comunita’ di Haifa, una sopravvissuta all’Olocausto, del suo incontro con il Presidente polacco al termine della proiezione di un film sulla sua storia.

stella president

Sono sopravvissuta grazie alle persone che mi hanno aiutato durante la Shoah. Mi addolora sapere che quegli eroi polacchi sono stati trascurati e che non hanno ricevuto il riconoscimento che avrebbero dovuto per aver salvato ebrei durante quei giorni di orrore. Ho deciso di conoscere a fondo la loro situazione per migliorarla come meglio potevo. Per questo motivo ho pubblicato il mio libro "E se fosse successo a tuo figlio?" (per leggere il libro clicca qui). Negli ultimi anni, gli ebrei americani, molti dei quali sopravvissuti all'Olocausto della Polonia, accusano i polacchi di antisemitismo. Al fine di discolpare il nome dei polacchi e di ripristinare i rapporti con la Polonia, i polacchi mi hanno invitato alla prima proiezione del film "Stella", un film che documenta le mie esperienze durante la guerra.

Una prima domanda che mi è stato chiesta in Polonia è la seguente: "Come possiamo migliorare le relazioni tra Israele e la Polonia?" Ho risposto: "Inviateci i vostri giovani". Ho pensato tra me: dopo tutto, vi inviamo i nostri giovani e questo ha l'effetto esattamente opposto. Il film "Stella" ha ricevuto il primo premio in un festival del cinema. La prima proiezione è stata nel mese di ottobre 2015 a una festa nella città portuale di Gdynia. Dopo di che, due settimane prima di Pasqua, l'Ufficio del Presidente mi ha invitato per una proiezione nel palazzo presidenziale.

Prima della proiezione, mi è stato chiesto di dire qualche parola. Sapevo che stavo parlando ai polacchi che conoscevano la novella della scrittrice Maria Konopnicka, che amava il popolo ebraico ed era un’eroina nazionale. Ho anche citato Antek Zukerman, che disse: “Durante la Shoah, per salvare un Ebreo avevi bisogno di un centinaio di polacchi, ma una sola parola pronunciata da un ragazzo stupido era sufficiente per provocare l'esecuzione di coloro che erano stati salvati e quelli che li avevano salvati". Aggiungo in questo contesto che oggi 15 dollari sono sufficienti per salvare un bambino dalla povertà nel terzo mondo e dargli la possibilità di finire la scuola e ricevere un'istruzione professionale. Dove ci troviamo oggi quando si tratta di questo? Anche il presidente polacco ha espresso questo pensiero nella sua introduzione al film.

Quando ero a Varsavia, dove una volta si trovava il ghetto, queste parole riecheggiavano nelle mie orecchie: "Chi salva una vita è come se avesse salvato il mondo intero".

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