Pasqua 2024 al Vicariato SJV 


La solennita’ della Risurrezione del Signore, conosciuta come Pasqua, quest’anno, a causa della guerra, e’ stata celebrata in tono minore.  

Beer Sheva  

Quest’anno a Be’er Sheva molti credenti hanno partecipato ogni giorno alle preghiere del Triduo Pasquale. A differenza dell'anno scorso, quando la maggior parte dei partecipanti proveniva dalla comunità stessa, questa volta sono venuti anche molti fratelli e sorelle indiani. Ogni giorno la nostra cappella era piena, soprattutto la notte della Veglia, quando uno dei nostri amici è stato battezzato, ha ricevuto il sacramento della Cresima e la Prima Comunione. Quest’anno siamo riusciti a integrare molto meglio le due lingue – ebraico e inglese – nella nostra liturgia. L'armonia tra le due lingue nelle Scritture e nei canti ha aggiunto bellezza alle cerimonie. Anche quest'anno, seguendo la tradizione della comunità di Beer Sheva, abbiamo organizzato un pasto festivo il Giovedì Santo. Anche il rinfresco del sabato sera, dopo la Messa della Veglia, non è stato meno festoso. Grazie a tutti coloro che si sono uniti alle preghiere e hanno sostenuto le celebrazioni. 

 

Jaffa 

Il Triduo Pasquale e’ stato molto partecipato.  

Alla solenne liturgia del Giovedì Santo, che prevede anche la lavanda dei piedi, un gran numero di persone era presente.  

Numerosa è stata anche la partecipazione al Venerdì Santo.  

Sabato sera, i membri della comunità di Giaffa si sono riuniti per la cerimonia della Veglia di Pasqua. Fratel Mark ha cantato il bellissimo inno “Ranenu HaShamayim - Exsultet”. Due adulti sono stati battezzati, cresimati e hanno ricevuto la Prima Comunione durante la Messa della Veglia. Dopo la preghiera, abbiamo condiviso il pasto e prima di mangiare, abbiamo recitato una tradizionale benedizione alimentare per la cena pasquale. Quella notte nella Chiesa di San Pietro sono state celebrate altre cinque Sante Messe in diverse lingue. Nel giorno di Pasqua molte persone hanno partecipato alla Cena del Signore e, come il giorno precedente, c’è stato anche un festoso rinfresco. È stata una Pasqua piena di gioia e di benedizioni. 

 

Gerusalemme  

Nella comunità di Gerusalemme le tre giornate del Triduo hanno lasciato un segno indelebile. Ogni giorno si è assistito ad una partecipazione entusiasta e la cappella è rimasta costantemente piena.  

Giovedì: dopo la celebrazione, un gruppo ha intrapreso un pellegrinaggio contemplativo al Getsemani. Tra gli alberi del “Romitaggio”, un eremo francescano che offre ospitalita’  tutto l'anno, si sono impegnati in un'ora di preghiera silenziosa. Contemporaneamente, un altro gruppo è rimasto nella cappella per riflessione e preghiera personale.  

Venerdì: alcune persone sono venute a confessarsi nelle ore del mattino. Tuttavia, la maggior parte dei credenti si è riunita alle 14:00, preparandosi per un'altra sessione di preghiera silenziosa. Alle ore 15 è iniziata la liturgia della Passione del Signore. Poco dopo, un gruppo e’ partito per Notre Dame, dove p. Benny ha fornito approfondimenti sull'ostensione della Sacra Sindone di Torino.  

Veglia Pasquale, sabato notte: la celebrazione è iniziata con l’accensione del fuoco sacro nel cortile della comunità. Al termine i partecipanti hanno condiviso un leggero rinfresco e ricevuto benedizioni per la festività.  

Domenica di Pasqua: la Messa di Resurrezione è iniziata alle 18:00, seguita da un gioioso rinfresco, musica e balli.  

Queste giornate sono state vissute all’insegna della reverenza, riflessione e celebrazione, lasciando un impatto duraturo sulla comunità di Gerusalemme.


Haifa  

Nella comunità di Haifa la Settimana Santa si apre con la visita di P. Piotr, nostro vicario che, dopo essere entrato in processione con le palme e aver cantato "Osanna!", ci ricorda come tutti i personaggi nel Vangelo della Passione del Signore, siano un riflesso della nostra vita, e che possiamo rispecchiarci in ciascuno di loro.  

Il Giovedì Santo ci riuniamo per celebrare la Messa in Cena Domini. Nonostante il numero esiguo di partecipanti, il Signore si rende presente ricordandoci che Egli si è fatto minimo, e che è venuto per servire e non per essere servito, e ce lo ricorda molto chiaramente attraverso il rito della lavanda dei piedi. Dopo la celebrazione abbiamo condiviso un dolce, per celebrare il giorno in cui il Signore ha istituito il sacramento dell'Eucaristia.  

Venerdì ci riuniamo nuovamente per la celebrazione della Passione del Signore Gesu’. Dopo aver ancora una volta proclamato la sua passione secondo il Vangelo di Giovanni, abbiamo accolto, adorato e baciato la sua croce gloriosa e con questo gesto esterno proclamare che siamo pronti ad abbracciare la croce che ciascuno di noi è chiamato a portare nella propria vita. Al termine della celebrazione, entriamo nel silenzio, fino al Sabato Santo, quando ci ritroviamo in chiesa per celebrare la vittoria di Cristo sul male e sulla morte. Dopo il rito della luce, in cui viene proclamato l'Exultet, vengono proclamate tutte le letture della storia della salvezza, fino al Vangelo della risurrezione. Al termine della veglia, con grande partecipazione di tutta la comunità, ceniamo insieme, nella gioia di Cristo risorto che, proprio in questa notte, ha distrutto la nostra morte. 

  

Haifa di lingua russa 

Il Triduo Pasquale di Haifa è iniziato giovedì con la tradizionale Messa in ricordo dell'Ultima Cena. Non c'erano dodici uomini disposti a partecipare alla lavanda dei piedi; gli uomini erano piuttosto timidi. Cosi’ le donne sono intervenute per occupare i posti vacanti di “apostoli”.  

Il Venerdì Santo la parrocchia ha rappresentato il Mistero della Passione di Cristo, coinvolgendo numerosi partecipanti. Questa produzione è stata meticolosamente preparata in un periodo di due mesi. Anche se inizialmente non tutto è andato liscio, la parrocchia ha avuto la guida di un direttore professionista che ha lavorato a stretto contatto con ogni artista e con l'intero team. Anche durante la prova generale, non tutto è stato impeccabile, ma quando ha avuto luogo la prima, è stato a dir poco straordinario. Alcuni spettatori hanno poi confessato di essersi commossi fino alle lacrime, sentendosi profondamente legati agli eventi accaduti sul palco. Il “mistero” rappresentato è diventato preghiera emotiva, permettendo ai parrocchiani di sperimentare le sofferenze di Cristo prima della Pasqua. Si spera di poter continuare la tradizione del teatro spirituale.  

E infine, sabato, si è tenuta la Messa solenne. Il coro ha cantato il Te Deum e la chiesa era adornata con molti fiori. A seguire, come di consueto, il tè accompagnato dai dolci pasquali. Infatti, Cristo è risorto! 

 

Latrun di lingua russa  

La comunità di lingua russa a Latrun ha celebrato il Triduo a Emmaus Nicopolis, nelle bellissime rovine della Basilica Bizantina del V-VII secolo, restaurata dai crociati nel XII secolo. La Messa del Giovedì Santo è stata celebrata da p. José Albeza che ha lavato i piedi ai partecipanti. Lo stesso sacerdote ha celebrato la liturgia del Venerdì Santo. La Messa della Veglia è stata celebrata da fr. Michal. La cena solenne dopo la Messa si è svolta nel Museo di Emmaus. Ringraziamo la Comunità delle Beatitudini per aver ospitato il Triduo dei cattolici di lingua russa. 

  

Tiberias 

A Tiberias abbiamo iniziato le celebrazioni pasquali il Giovedì Santo con la Santa Messa, alla presenza di circa 60 persone. Abbiamo attuato il comandamento di Gesù di amarci gli uni gli altri, lavando i i piedi gli uni agli altri. Il Venerdì Santo abbiamo iniziato con la Via Crucis nel cortile della chiesa e poi abbiamo proseguito con la liturgia del Venerdì Santo. Hanno partecipato circa 80 persone. La nostra celebrazione è culminata sabato sera con la Veglia Pasquale, alla presenza di circa 110 persone, tra cui molti parrocchiani, ma anche diversi ospiti. Abbiamo tutti avuto una forte esperienza della luce, rappresentata dalle candele accese, che risplende nell’oscurita’. La chiesa irradiava la gioia del Cristo Risorto! Dopo la Veglia, abbiamo brindato nella nostra sala da pranzo e abbiamo condiviso il cibo che ognuno aveva portato. Durante tutto il Triduo abbiamo avuto la gioia di avere con noi i nostri parrocchiani locali, come anche fratelli e sorelle delle Filippine e dell'India, e diversi soldati delle Fiji - della missione UNDOF. 


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