Percorrendo la Via Crucis


Due membri della comunita’ di lingua russa di Haifa condividono la loro esperienza dopo aver percorso la Via Crucis (la Via Dolorosa) a Gerusalemme durante la Quaresima.

lent pilgrimage haifa

I cattolici della Terra Santa ogni anno hanno una particolare occasione di percorrere la Via Crucis non in chiesa ma lungo la Via Dolorosa. Anche per coloro che viveno in Haifa o a Tiberiade non è un problema andare a Gerusalemme. Sabato, 12 Marzo 2016, il nostro gruppo di 22 membri da Haifa si sono recati a Gerusalemme.

Per tutto il tragitto verso la Città Santa abbiamo pregato il rosario, offrendo la nostra preghiera e il nostro pellegrinaggio, in questo anno della misericordia, per l'unità delle nostre famiglie e invocando su di loro la benedizione del Signore, e per la conversione del cuore di tutte le persone di lingua russa che vivono in Terra Santa.

Abbiamo iniziato il pellegrinaggio alla casa natale di Giovanni Battista, colui che sin dal tempo di Gesù Cristo e ancora oggi ci chiama al pentimento e alla conversione. “In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, dicendo: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!" (Matteo 3,1-2).

A Ein Karem, il luogo della nascita di Giovanni Battista e della Visitazione, abbiamo pregato il Signore, lodandolo e ringraziandolo. Insieme abbiamo letto il Benedictus e il Magnificat.

Abbiamo camminato su per le scale e le signore anziane hanno dimostrato di essere molto piu’ agili di quelle più giovani del gruppo. Questo fatto è diventato oggetto di discussione e le eroine del giorno hanno spiegato dicendo: "Dio e’ il nostro aiuto". "A quanto pare, hanno meno peccati e in questo modo ottengono più aiuto" – cosi’ hanno commentato i giovani del gruppo.

Vicino alla Porta dei Leoni, abbiamo mangiato i nostri panini, abbiamo poi caricato la croce sulle nostre spalle e iniziato il percorso della Via Crucis.

Abbiamo fatto a turno a portare la croce. Anche se non era così grande o pesante come quella del Salvatore, abbiamo capito come Gesu’ si poteva sentire in quel momento. Le strade erano strette ed eravamo circondati da folle di turisti. Sembra che tutti questi negozi esistevano gia’ duemila anni fa, solo che a quel tempo di certo non vendevano jeans cinesi.

Di sicuro per Gesu’ deve essere stata una sensazione completamente diversa portando la pesante croce di legno lungo le strade strette, inciampando sulle pietre e sanguinando ... schernito da tante persone. Alcuni di loro erano perplessi, altri invece lo guardavano con indifferenza, altri ancora erano pieni di odio e di disprezzo.

Arrivati al Golgota, ci siamo fermati a pregare e meditare sulle sofferenze di Gesu’, sulla sua morte e risurrezione, sul sacrificio del Figlio di Dio per i nostri peccati e per quelli di tutta l'umanità.

Ma il nostro pellegrinaggio non era ancora terminato. Siamo andati a Even Sapir, dove Giovanni il Battista ha pregato nella grotta. Da quel luogo si ha una bellissima vista: colline verdi, fiori primaverili, pesci rossi e oro in una piccola piscina del convento francescano! Abbiamo concluso con la celebrazione della Santa Messa e poi fatto ritorno al Nord.

Nonostante la stanchezza, tutti eravamo dispiaciuti che la giornata fosse arrivata al suo termine. E non vediamo l’ora di avere un’altra esperienza del genere ...

Olga

Il nostro pellegrinaggio a Gerusalemme

E' stata una bella giornata trascorsa in compagnia di un Padre amorevole, sapiente e premuroso. Il ricordo di questi giorni di certo riscaldera’ il nostro cuore per tutti i giorni della nostra vita. Tutto e’ successo cosi’ in fretta: aspetti, ti preoccupi per una sciocchezza, e poi lui arriva e tutti i problemi sono risolti. E ricevi risposte immediate e chiare alle tue stupide e innumerevoli domande. E ricevi tutto ciò di cui hai bisogno nel tuo cammino. In questi momenti si sperimenta un grande amore. Mi sono preoccupata molto di imparare la preghiera del Rosario, cercando anche in Internet, ma l’unica cosa che ho capito e’ che non e’ una preghiera semplice. Sono molto grata a padre Sergey, per il materiale che ha dato a me e a Olga, la quale ci ha insegnato la preghiera del Rosario mentre viaggiavamo verso Gerusalemme. Con il suo aiuto, il Rosario e la vista della Terra Santa sono stati oggetto della prima profonda esperienza durante questo pellegrinaggio. Sono rimasta molto colpita da ciò che ho imparato attraverso questa preghiera.

E non volevo perdere nemmeno un momento di questa meravigliosa giornata: il mio cellulare e’ caduto in acqua, ma abbiamo trovato un pacchetto di riso per asciugarlo; avevamo fame - e Padre Sergey ci ha offerto dei panini molto gustosi; al Santo Sepolcro volevamo comprare delle candele - subito uno sconosciuto ci ha portato alla tomba di Giuseppe. Mi ha unto con l'olio e ha messo una candela nella mia mano. Più tardi, a casa ho letto qualcosa su Giuseppe d'Arimatea e ho capito perché si trattava di olio. Non avrei mai trovato la sua tomba da sola. Mi sono sentita toccata profondamente, mi sono chiesta come Lui ci ha condotto per 40 anni nel deserto, e ho compreso il significato della manna.

La seconda esperienza è stata la processione religiosa lungo la Via Dolorosa. Questa è stata la prima volta per me - Avevo paura di questa croce di legno ... perché pensavo che se la toccavo mi sarei sentita come un criminale, come quelli che sono stati crocifissi con Cristo, che hanno camminato con lui, solo disperazione, angoscia e terrore. E il Dio senza peccato ha camminato lungo questo terribile tratto di strada percorso dai peccatori più disperati, in modo da poter sperimentare il Suo amore e non la paura, la speranza e non la disperazione. Ho camminato da una stazione all’altra pensando a Lui e pregando nel mio cuore. Ho pensato all’amore assoluto, a Santa Veronica che ha fatto ciò che gli altri avrebbero voluto fare, ma non l’hanno fatto perche’ pieni di paura.

Vicino alla grotta dove Giovanni il Battista ha pregato, per la prima volta ho sperimentato che il Divino in me è unito al Divino che si trova in ciascuno di noi.

Ho lasciato la’ nella grotta alcuni pensieri scritti a Dio dai miei figli, e questa settimana mia figlia, con gli occhi pieni di lacrime, ha pregato e ringraziato Dio per la risposta ricevuta. Davvero una risposta chiara e molto bella!

Non ho più paura di Lui. Lo amo di un amore infinitamente grato.

Grazie a tutti. Rita

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