La comunita’ di Latroun celebra la Via Crucis


La comunita’ di lingua russa di Latroun celebra la Via Crucis a Beit Jemal.

È una meravigliosa mattina di sole nella Terra Santa di Gesù. Tutti sperimentiamo un senso di gioia al pensiero che dopo il venerdì viene invariabilmente la domenica, il giorno della risurrezione del Figlio di Dio, e questo rende un po' più facile vivere la triste giornata del venerdi’. Stiamo andando a fare la Via Crucis a Beit Jemal, su invito del nostro sacerdote padre Wieslaw.

Prima di iniziare il mio racconto, voglio scrivere qualcosa sul nostro sacerdote (per coloro che non lo conoscono). Questa meravigliosa persona, di cui ho assoluta fiducia, è stata capace di mettere insieme persone diverse e creare una famiglia felice. Non penso pero’ che sia sempre stato facile. Ma lui ci e’ riuscito e noi siamo sempre contenti di incontrarlo e di stare con lui. Con lui si può parlare di qualsiasi cosa, incoraggia e dà consigli. E’ una persona davvero molto particolare.

Così ci siamo dati appuntamento a Beit Jemal, un posto molto bello. Il monastero si trova sul pendio della collina e oggi tutto intorno sembra un tripudio di colori. E' un giorno di primavera e tutto è in fiore, anche le pietre. Eravamo così felici di ritrovarci insieme.

Padre Wieslaw porta una croce con Gesù Crocifisso. Oggi, abbiamo una missione molto importante e triste allo stesso tempo: pregare insieme la Via Crucis. Padre Wieslaw apre un piccolo cancello e il nostro gruppo scende giù per il sentiero che porta a ulivi secolari, dove iniziamo il nostro percorso.

Gesù Cristo ha percorso la via dolorosa per la nostra redenzione. E anche noi percorrerremo questa stessa strada per pentirci dei peccati commessi. Ringraziamo Gesù per il suo grande amore. Sulla collina in preghiera abbiamo sperimentato una condanna a morte ingiusta da parte del governatore romano. Ancora una volta abbiamo sperimentato come il Figlio di Dio cade e si alza a causa del peso della croce. Continuando il suo difficile percorso, piangiamo insieme alla Beata Vergine Maria, lei sa che suo figlio sta soffrendo per i nostri peccati.

Siamo solidali con Gesù quando cade ancora una volta; proviamo a immaginare quanto i soldati hanno vissuto quando si divisero le sue vesti, quando lo hanno schernito, e con quanta umiltà e obbedienza, con la croce sulle spalle, Gesu’ ha preso su di se’ questa sofferenza per noi, per i nostri peccati.

Ci inginocchiamo. Preghiamo. Chiediamo perdono. Ci pentiamo. Ringraziamo Dio per la sua salvezza.

Tutto e’ molto tranquillo. Ognuno sembra pietrificato, come se fossimo in attesa di qualcosa. Il dolore ci ha consumato. La preghiera si è fatta armoniosa grazie anche al nostro organista Sasha. A turno leggiamo delle preghiere. Sperimentiamo un senso di colpa e di rimorso per la morte di Cristo.

Ringraziamo il Signore per quello che ha fatto per noi. Come lo possiamo ripagare? Solo l'amore è la risposta e i nostri cuori sanno amare. L’amore genera amore. Il bene genera altro bene.

L'ora della morte è qualcosa di immutabile. Dobbiamo accettarla con umiltà come ha fatto Cristo. Facciamo ritorno in silenzio nella certezza della risurrezione dai morti, della ricompensa del suo amore e della vita eterna.

La nostra processione si conclude nella chiesa di Santo Stefano con la recita del rosario. Dopo la santa comunione e la benedizione di Padre Wieslaw, la giornata giunge al suo termine. Non mento quando dico che questo giorno rimarrà per sempre nei nostri cuori.

Grazie a Padre Wieslaw, e grazie a mio marito e a tutti i miei amici. Grazie per questa giornata indimenticabile, per la Via Crucis e per aver pregato tutti insieme.

Grazie, Signore, per la tua presenza nella mia vita. 

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