Gli asili infantili e la Chiesa Cattolica


Il Vicariato San Giacomo per i Cattolici di lingua ebraica e il Coordinamento per la Pastorale dei migranti accolgono sessanta bambini nei loro asili infantili.

Una delle esigenze più urgenti dei migranti in Israele è trovare asili infantili sicuri, puliti e stimolanti per i loro figli inferiori ai 3 anni. I migranti, che lavorano molte ore al giorno per sbarcare il lunario, sono obbligati a trovare luoghi dove poter lasciare i loro figli piu’ piccoli. Ultimamente e’ aumentato il numero di asili infantili illegali dove i bambini sono alloggiati in ambienti ristretti e affollati, non a norma di sicurezza, e gestiti da donne migranti non aventi i requisiti necessari per la cura dei bambini. Nel 2015 cinque bambini sono morti a causa di queste condizioni. A partire dal settembre del 2014, la Chiesa ha risposto a questo bisogno offrendo assistenza infantile a Tel Aviv e in Gerusalemme.

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I bambini di Gerusalemme sono ospitati presso il Vicariato San Giacomo nella casa Santi Simeone e Anna in via Rabbi Kook. E’ stato un passa parola e oggi ventun bambini al di sotto dei tre anni sono accolti negli ambienti del Vicariato. Gli orari di apertura a Gerusalemme vanno dalle 8.00 alle 18.00. I bambini sono di etnia filippina, eritrea, etiope, indiana, cingalese e altre. Tutti i bambini sono cristiani tranne uno, gli africani sono per lo più ortodossi (di rito Ge'ez), mentre gli asiatici per lo più cattolici (un bambino è buddista). Molte mamme sono ragazze madri. Lo staff comprende suor Claudia, italiana, responsabile dell’asilo infantile diurno, assistita da due ragazze cattoliche israeliane, Daniel e Andy, che si stanno preparando a iniziare gli studi universitari dopo il servizio militare, da una giovane coppia francese, Guillaume e Amandine, sposati da poco, che sono volontari inviati dalla Francia, da una suora italiana, suor Claudia, e da molti altri volontari.

A Tel Aviv, la Chiesa collabora a stretto contatto con UNITAF, una ONG israeliana che promuove il modello di "nuclei familiari" per un efficace asilo infantile. Attualmente sei donne migranti (tre Eritree e tre Filippine) gestiscono i sei "nuclei familiari" con il patrocinio della Chiesa e la diretta supervisione di Suor Dinesha, religiosa dello Sri Lanka, insegnante di scuola materna. Quattro nuclei sono sistemati negli edifici ecclesiastici, due nel centro di Nostra Signora Donna del Valore (12 bambini) e due nell’edificio San Giuseppe annesso (13 bambini). Le altre due unità sono in un appartamento in affitto (14 bambini). A breve, altri due nuclei familiari saranno aperti sotto il patrocinio della Chiesa. La maggior parte dei bambini provengono da famiglie eritree ma ci sono bambini anche di altre comunità di migranti: filippini, indiani, cingalesi e sudanesi. I bambini africani sono per lo più ortodossi (di rito Ge'ez), i bambini asiatici per lo piu’ cattolici, uno di loro è musulmano.

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La Chiesa si è impegnata a offrire a questi neonati un ambiente sano, pulito e stimolante in cui possano crescere. Si spera che quando andranno nelle scuole materne statali possano ricevere tutti gli aiuti necessari per una buona integrazione e inserimento nel nuovo ambiente.

La Chiesa è profondamente grata all'Ordine Equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro, a Misereor, all'Arcidiocesi di Colonia, a Kindermissionswerk, a Missio, all'Associazione tedesca di Terra Santa, all’Associazione “La Chiesa che Soffre”, e ad altri donatori privati che hanno reso possibile questo progetto e continuano a donare generosamente per il bene di questi bambini in modo che il progetto possa crescere e diffondersi.

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