Che io riabbia la vista


Jacob, un membro della comunita’ di Giaffa, ci offre una meditazione molto personale sul racconto evangelico della guarigione di Bartimeo, il cieco di Gerico.

jesus bartimaeus

Mia figlia e’ da poco stata sottoposta ad un intervento chirurgico agli occhi, per cui il problema di vedere ancora, la paura della cecita’, e le emozioni connesse a questi timori, erano molto vive sia in me come in mia moglie. E ringraziamo tutti voi per averci sostenuto con le vostre preghiere. Grazie a Dio, l’intervento ha avuto buon esito e ora vi invito a pregare per la dottoressa che ha eseguito l’operazione (il suo nome e’ Natalia) e per il personale dell’ospedale, lodando il Signore con noi.

“Che io ci veda di nuovo” – qui Bartimeo dice “di nuovo”, il che significa che ci vedeva prima e che quindi ha poi perso la vista rendendo in questo modo la sua sofferenza ancora piu’ grande. Quando mia figlia e’ stata portata al reparto di chirurgia, lei ci vedeva (anche se c’erano alcuni problemi), ma in generale poteva vedere. Ma ho avuto paura che se qualcosa fosse andato storto durante l’operazione, ci fosse il rischio che lei perdesse completamente la vista. Essere privati di qualcosa che si ha e’ molto piu’ doloroso che non averlo mai avuto, non e’ vero?

Quindi credo di capire cio’ che ha provato Bartimeo. Gesu’ gli ha ridato la vista e ha migliorato quella di mia figlia e ha anche affinato la mia, in senso indiretto. Mia ha fatto un miracolo personale rispondendo alla mia preghiera. Mi ha dimostrato ancora una volta la sua fedelta’. Egli e’ fedele, e io? Mi ha fatto vedere, ma io ho visto?

Durante una sessione in Chiesa, abbiamo ascoltato la storia di Bartimeo e Padre Apolinary che diceva che quando chiediamo qualcosa al Signore, lui ci dona anche piu’ di cio’ che noi gli domandiamo. Io avevo chiesto il buon esito dell’operazione chirurgica e in aggiunta a questo ho ricevuto il sostegno della comunita’, il conforto nelle mie paure e piu’ forza nella fede. E’ stato bello sentire e vedere come Dio risponde alle mie preghiere! E non e’ la prima volta che faccio questa esperienza. Sono fortunato, chiedete e riceverete.

Diversamente da Bartimeo, ho chiesto con umilta’. Lui ha gridato. Come ha detto Padre Apolinary, una preghiera “gridata” ha una pregnanza ancora piu’ grande. Uno deve essere molto arrabbiato per rivolgersi a Dio in questo modo. Lo so, anch’io grido spesso soprattutto quando sono debole e quando non trovo altri modi per ottenere quello che chiedo. Quando sono disperato. Quando non sono ascoltato. Il grido e’ l’ultima arma a disposizione. Come sono fortunato, non ho mai dovuto usare questo mezzo per comunicare con Dio. E quanto miserabile sono, nonostante la sua misericordia, la mia fede e’ molto piccola!

A questo punto mi viene in mente un altro fatto da una lettura diversa: “mi basta”, “Ti basta la mia grazia”. (Non pensiate che sia cosi’ gravo, non conosco la Bibbia a memoria, e’ solo questione di ricercare in Google). Ogni giorno prego le parole “Agnello di Dio, abbi pieta’ di noi”, e questa e’ la prima preghiera che ho insegnato ai miei figli. Ogni giorno prego per ottenere la sua misericordia, anche se Lui non me la fa mai mancare. Ma la mia vista non e’ cosi’ acuta da riconoscerlo, anche se non ho mai avuto ragione per dubitare. Cosi’, Signore, ti prego, che io riabbia la vista.

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