I sacerdoti delle Kehillot in ritiro sul Monte Tabor


Da martedi’, 29 Settembre, a venerdi’, 2 Ottobre 2015, quattordici sacerdoti di lingua ebraica si sono radunati sul Monte Tabor per il ritiro annuale dei preti del Vicariato San Giacomo.

priests retreat group

Dodici sacerdoti lavorano nel Vicariato San Giacomo per i cattolici di lingua ebraica in Israele. Un altro, Padre Gioele Salvaterra, una volta parroco di Beer Sheva, e’ venuto dall’Italia per predicare questo ritiro. Un altro ancora, Padre Jose Kumar, sacerdote indiano, attualmente nella parrocchia di Shefamr, sta studiando ebraico ed e’ interessato a prestare il suo servizio tra i cattolici di lingua ebraica e i migranti in Israele.

priests retreat morning

Il tema del ritiro e’ stato il 50° anniversario di Nostra Aetate, la dichiarazione del Concilio Vaticano II sulle relazioni con le religioni non cristiane. Padre Gioele ha specificamente sottolineato il tema delle relazioni tra Giudei e Cattolici. Nelle cinque presentazioni ha preso diversi documenti come punti di riferimento:
- Una presentazione generale del documento, avendo come punto centrale le relazioni con le altre religioni tra cui anche l’Induismo, il Buddismo e l’Islam.
- Una presentazione del paragrafo 4 della dichiarazione, che converge sulle relazioni con i Giudei e il Giudaismo.
- Una presentazione di alcuni documenti che seguirono la pubblicazione di Nostra Aetate, in particolare il documento del 1974 della Commissione delle Relazioni Religiose con gli Ebrei che riguarda l’attuazione di Nostra Aetate.
- Una presentazione di alcuni discorsi di Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto sulle relazioni con gli Ebrei.
- Una presentazione di alcuni discorsi e documenti di Papa Francesco sulle relazioni con gli Ebrei.
Ad ogni presentazione ha fatto seguito un tempo di silenzio e di discussione in piccoli gruppi di quattro o cinque sacerdoti. La condivisione e’ stata molto arricchente.

Il ritiro comprendeva anche tempo per la preghiera personale. I sacerdoti si ritrovavano insieme per la preghiera del mattino, la celebrazione della messa, la preghiera dei vespri e per i pasti. E’ stato anche un momento di comunione e di condivisione di esperienze. L’ultima mattina e’ stata dedicata alle attivita’ del Vicariato.

Questi sono momenti preziosi che permettono di rifornirsi di carburante spirituale al fine di dare maggior vigore al lavoro quotidiano nelle kehillot.

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