Celebrazione dei 60 anni dell’Opera di San Giacomo


Sabato, 26 Settembre 2015, piu’ di 600 persone si sono radunate nella Chiesa di Nostra Signora Arca dell’Alleanza a Kiryat Yearim, per celebrare il sessantesimo anniversario dell’Opera di San Giacomo.

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L’Opera di San Giacomo e’ stata fondata nel 1955 per promuovere lo sviluppo delle kehillot – le comunita’ cattoliche di lingua ebraica in Israele. La messa solenne del sessantesimo anniversario e’ stata celebrata dal Nunzio Apostolico, Mons. Giuseppe Lazzarotto, Ambasciatore del Vaticano in Israele, e concelebrata da due altri vescovi, il Vescovo ausiliare latino di Nazareth, Mons. Paolo Marcuzzo, e il Vescovo emerito Kamal Bathish. Presente alla celebrazione anche il Vescovo siro cattolico di Gerusalemme Pierre Melki. Tra i tanti sacerdoti che hanno celebrato ricordiamo: il Vicario del Patriarcato Latino, Padre David Neuhaus, responsabile del Vicariato San Giacomo per i cattolici di lingua ebraica in Israele; Padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa; Padre Pietro Felet, Segretario dell’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa; Padre Jamal Khader, Rettore del Seminario del Patriarcato Latino; i tredici sacerdoti del Vicariato San Giacomo, e molti altri sacerdoti, tra i quali anche alcuni del Coordinamento per la Pastorale tra i Migranti. Tra i preti era presente anche Padre Jacques Fontaine OP, uno dei pionieri delle comunita’ di lingua ebraica in Israele.

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All’inizio della messa Padre David ha letto il messaggio inviato dal Segretario dello Stato Vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, che ha trasmesso gli auguri di Papa Francesco alle kehillot (Per leggere il testo del messaggio clicca qui). La messa e’ stata celebrata dal Nunzio in inglese ma le risposte, le letture e i canti erano in ebraico. Il coro e’ stato abilmente diretto da Benny, seminarista del Vicariato. I canti erano paradisiaci! Il Nunzio, nella sua omelia, ha sottolineato le sfide che il Vicariato si trova ad affrontare in una missione che lui ha descritto essere “bella ma esigente”. In particolare ha sottolineato l’importanza di vivere nel cuore della Chiesa e della societa’, per essere strumenti di amore e di pace. Ha continuato dicendo che siamo nel suo cuore e nella sua preghiera e che la Chiesa e’ orgogliosa di avere comunita’ di lingua ebraica nella societa’ israeliana. Ha aggiunto: “Come un edificio vecchio di sessant’anni mostra di essere stato costruito su basi solide, cosi’ le comunita’ di lingua ebraica dimostrano di essere state costruite sulla roccia e non sulla sabbia, come ci esorta Gesu’. E questa roccia e’ Gesu’ nostro Signore!”.

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Al termine della messa i fedeli sono stati invitati ad assistere alla prima del documentario prodotto dal Centro Mediatico Cristiano, “Le Kehillot – 60 anni”. Il filmato ripercorre la storia delle kehillot e descrive le sfide di oggi. (Per vedere il filmato clicca qui). Al termine della proiezione, Padre David ha ringraziato il Centro Mediatico Cristiano per l’ottimo lavoro svolto e in particolare ha ringraziato Miriam Hazou, la produttrice del filmato, e Padre Apolinary suo aiutante.

L’assemblea e’ poi stata invitata a radunarsi davanti alla chiesa per il taglio della torta e il brindisi in onore delle kehillot. Gli Ordinari presenti sono stati invitati a tagliare la torta, magnificamente decorata, con una spada, seguendo le direttive dei pasticceri, Ibrahim e Paula, della comunita’ di Tiberiade.

Al pranzo, le centinaia di persone si sono radunate in gruppi per condividere i cibi deliziosi che avevano portato con se’. Come e’ usanza in simili circostanze, la diversita’ di cibo ha corrisposto con la molteplicita’ di etnie in questi raduni dei cattolici di lingua ebraica: polacchi, russi, ungheresi, rumeni, francesi, italiani e tedeschi, filippini, indiani, cingalesi, etiopi, eritrei e latino americani. Piu’ che sufficiente per tutti.

Dopo aver mangiato e chiacchierato, i fedeli si sono radunati di nuovo in chiesa per un foto quiz sulla storia della comunita’. Tutti sono stati invitati a guardare ad una foto e al nome del luogo, alle persone e all’evento ripreso nella foto. Gli anziani sono stati piu’ bravi dei giovani nel trovare le risposte. Ha fatto seguito uno spettacolo simpatico diretto da Padre Rafic, della comunita’ di Gerusalemme, e presentato da cinque bambini vestiti da guerrieri ninja.

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Al termine della giornata, i presenti si sono riuniti in chiesa per la preghiera finale. Alla preghiera di ringraziamento sono state accese sette candele sulla menorah accompagnate da sette benedizioni: per i fondatori, per coloro che hanno autorita’ nella Chiesa e che hanno permesso la fondazione delle kehillot, per coloro che hanno consacrato la loro vita per le kehillot, per i diversi responsabili dell’Opera di San Giacomo e del Vicariato, per i benefattori, per gli amici non cristiani delle kehillot e per il futuro dell’Opera: le famiglie, i giovani e i bambini. A conclusione della giornata e’ stata cantata la preghiera che si trova nella Lettera Pastorale, 60 Anni (Per leggere la Lettera Pastorale clicca qui).

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Davvero una giornata da non dimenticare!

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