Gesuita italiano riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”


Lo Yad vaShem ha riconosciuto il sacerdote gesuita padre Raffaele de Ghantuz Cubbe, come Giusto tra le Nazioni in una cerimonia che si è tenuta a Roma il 14 dicembre 2010.

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L’ambasciatore israeliano in Vaticano, sig. Mordechay Lewy, ha consegnato la medaglia a nome dello Yad vaShem alla bisnipote del gesuita alla presenza di gesuiti, sopravvissuti alla Shoa e dei responsabili della comunità ebraica a Roma.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, padre Cubbe, con l’aiuto dei suoi confratelli gesuiti, nascose tre bambini ebrei, Marco Pavoncello e i due fratelli Mario e Graziano Sonnino in un liceo dei gesuiti. Il gesuita mise a rischio la sua vita e quella dei confratelli nascondendo questi bambini tra gli scolari del liceo che dirigeva. Il sacerdote non tentò mai di convertirli ed alla fine della guerra continuarono a studiare nella stessa scuola.

Due dei bambini salvati erano presenti alla cerimonia, il terzo è morto lo scorso anno.

Il presidente della comunità ebraica di Roma, sig. Riccardo Pacifici, era presente ed ha ricordato che suo padre stesso fu salvato da un sacerdote cattolico. Ha sottolineato che tra i Giusti riconosciuti dallo Yad vaShem ci sono 487 italiani.

Padre Raffaele de Ghantuz Cubbe, nacque in Italia nel 1904 e morì nel 1983.

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