Abraham Shmuelof


Padre Abraham Shmuelof è stato una figura singolare nel panorama della comunità cattolica ebreofona in Israele.

shmuelof

Nacque nel 1913 nel quartiere di Bukhara a Gerusalemme da una grande famiglia di origine ebraica proveniente dall’Iran nel1900. Ricevette parte della sua istruzione nel College de Frères nella città vecchia di Gerusalemme. In seguito egli scriverà di aver trascorso la sua giovinezza alla sfrenata  ricerca del piacere. Nel 1939, si arruolò nell'esercito britannico e fu fatto prigioniero nel 1941 dai tedeschi in Grecia insieme ad altri soldati britannici. Trascorrerà i quattro anni successivi in campi di prigionia in Grecia, ex Jugoslavia e Germania.

Fu durante la sua prigionia che Abraham  cominciò a leggere la Bibbia e a riflettere sull’ identità di Gesù di Nazareth. Attese fino alla liberazione, nel 1945, per portare a termine la sua decisione, quella di essere battezzato. Giunto in Inghilterra, alla fine della guerra, si presentò presso la Chiesa cattolica di Newcastle dove ricevette il battesimo. Quando tornò a Gerusalemme, dopo l'addio alla sua famiglia, entrò nel convento benedettino dell'Abbazia della Dormizione sul monte Sion. Un anno dopo si trasferì nel convento trappista di Latrun dove visse per cinque anni come monaco. Poiché Latrun, nel 1948, divenne parte integrante del Regno Hascemita di Giordania, l'abate del convento decise di rinviare il monaco ebreo in Israele per garantire la sua sicurezza. Attraverso la porta di Mandelbaum, Abraham rientrò dunque nell’Abbazia della Dormizione. Fu mandato a studiare teologia a Roma, in Belgio e in Germania, e poi ritornò all’abbazia nel 1956.

Attratto dal rito bizantino che studiò in Germania, Abraham lasciò l’Abbazia della Dormizione e si pose al servizio della diocesi greco-cattolica di Galilea. Fu ordinato sacerdote da Mons. Hakim a Nazareth nel 1956. Poiché parlava correntemente l’arabo, divenne in seguito insegnante nel seminario di Nazareth,  parroco di Sakhnin e poi di Jish, ma non fu facile per un sacerdote ebreo esercitare il suo ministero in una chiesa completamente araba. Nel 1967, dopo la guerra, Padre Abraham fu in grado di tornare a Latrun che faceva parte oramai dello Stato d’Israele. Negli anni seguenti, Padre Abraham si spostò tra Latrun e il servizio prestato alla Chiesa greco-cattolica della Galilea e del suo Vescovo Joseph Raya, tuttavia egli non era sereno.

Verso la fine degli anni ‘70 Padre Abraham si spostò nella Casa di S. Isaia, diventando parte della comunità domenicana che vi risiedeva. Fu proprio lì che trovò un po’di pace, all’interno di una comunità incentrata sullo studio della tradizione ebraica, sul dialogo con il popolo ebraico e sul servizio pastorale ai cattolici di espressione ebraica. Fu nel corso di questi anni che egli intraprese un progetto, qualcosa che giungerà fino ai suoi posteri e cioè la registrazione di una lettura completa dei testi della Bibbia in ebraico, tra cui il Nuovo Testamento. La scorrevolezza del suo ebraico traspariva dalle sua registrazione, come dalla celebrazione  della sua Messa e dai suoi scritti (talvolta polemici).

(La voce di Padre Abraham che legge i testi del Tanakh può essere ascoltata qui di seguito: Ascolta).

Quando Padre Abraham morì nel 1994 fu sepolto in un’area del Convento di San Giovanni nel Deserto sulle colline della Giudea. La comunità cattolica d’espressione ebraica lo  ricorda semplicemente come "Abouna" presenza dinamica non priva di contraddizioni.

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