L’eta’ della speranza


Padre Michel Remaud condivide con noi una riflessione in questo tempo di Natale.

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Luca inizia il suo Vangelo nel Tempio, presentando un sacerdote, Zaccaria, del quale aggiunge con precisione: lui e sua moglie “erano avanti negli anni”. Dopo Nazareth e Betlemme, dopo la nascita di Gesu’, Luca ci riporta nel Tempio per incontrare due anziani, Simeone e Anna.

Secondo i loro nomi, Zaccaria e Elisabetta sono la conferma della fedelta’ di Dio alle sue promesse: “Il Signore ricorda” e “Il mio Dio ha giurato”. Simeone, ormai al termine della sua vita, ha ricevuto una rivelazione “che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore”. Anna, anche lei molto avanzata in eta’, parla del bambino “a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme”.

All’inizio del Vangelo, queste quattro persone avanti in eta’, sono l’espressione viva della speranza. Essi rappresentanto gli anziani, che non cessano di attendere che Dio porti a compimento le sue promesse.

La speranza non e’ il monopolio dei giovani. Lungi dall’essere il sogno della giovinezza, la speranza e’ fedelta’ con la certezza che Dio portera’ a termine cio’ che ha promesso, al momento da Lui stabilito.

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