Indiani celebrano la Domenica delle Palme

È stata una dimostrazione colorata, gioiosa e spettacolare della loro fede in Gesù Cristo riconoscendolo come loro Salvatore e Signore e Re dell'universo e delle lor vite. Erano veramente fieri di gioire e richiamare e rimettere in scena l'evento evangelico che è avvenuto proprio in quel villaggio chiamato Bethfage sul monte degli Ulivi duemila anni fa. Quando Gesù era in cammino verso Gerusalemme per la celebrazione della Pasqua, entrò nel villaggio che si trova tra Betania ed il Monte degli Ulivi, a lato della città di Gerusalemme, sedette su di un asino e la gente del villaggio corse fuori per distendere le loro vesti e rami di ulivo sulla strada gridando "Osanna al Figlio di Davide", "Benedetto colui che viene nel nome del Signore" ecc. (Marco 11,1-10). Celebrando questo evento storico importante all'inizio della Settimana Santa, la comunità indiana ha fatto esperienza di sé come un nuovo popolo di Dio venuto per ringraziare Dio per Gesù di Nazareth e per celebrare la sua regalità su tutto l'universo.

Le palme ed i rami d'0livo sono stati benedetti dal Custode francescano padre Pierbattista Pizzaballa. Dopo la lettura del Vangelo, ha tenuto una breve omelia, mostrando il suo apprezzamento per la comunità indiana in Terra Santa. La processione di circa tremila indiani, uomini, donne, bambini ed anche piccoli infanti con le loro giovani madri, si è mossa tra le strade del Monte degli Ulivi al Getsemani, lungo il percorso tradizionale della processione della Domenica delle Palme, cantando inni in kokani, kanada, malayalam ed inglese e gridando "Osanna". Raggiunta la Basilica dell'Agonia (conosciuta anche come Basilica di tutte le Nazioni) presso il Getsemani, sono rimasti sui gradini della basilica, rivolti verso la Porta d'Oro della Città Vecchia di Gerusalemme, attraverso cui entrò il Messia, ed hanno cantato inni di lode e ringraziamento. Sono poi entrati nella basilica per celebrare la Santa Eucarestia della Domenica di Passione. La Santa Messa è stata presieduta da padre Praveen H. D'souza OFM, pastore assistente della cappellania indiana e studente presso lo Studio biblico francescano a Gerusalemme.

La cappellania indiana che si prende cura dei bisogni pastorali della comunità indiana in Terra Santa ha organizzato questa processione il sabato poiché la maggior parte dei suoi membri sono lavoratori stranieri in Israele ed hanno il giorno libero solamente al sabato.

Foto di Jossy e Jessy Pinto