Fine settimana di incontri per i “fiore del deserto”


Un articolo di fra Alberto ofm di Giaffa sul incontro dei giovanni a Gerusalemme il 17 e 18 dicembre.

Per la prima volta il gruppo dei giovani delle qeilot, i “fiore del deserto” si sono incontrati presso la qeila di Gerusalemme, ospiti di p. David e Benny. L’inverno si è fatto sentire con forza ma non ha impedito a molti di raggiungere nella serata di venerdì la città santa. Dopo aver preso parte alla messa della comunità, un pasto veloce nella sala degli incontri fraterni e poi di corsa verso il monastero delle Clarisse della città, nei pressi di Talpiot. Questo è stato il primo di vari incontri che hanno caratterizzato il fine settimana, un incontro notturno, come l’incontro evangelico di Nicodemo con Gesù, testo che è stato scelto per la preghiera in stile Taizè che ha fatto seguito al dialogo con le monache. I giovani sono stati affascianti dalle parole calme e serene delle sorelle che hanno aperto in tutti spunti di riflessione sulla radicalità del Vangelo, il coraggio di scelte forti di amore e la profondità del silenzio.

Il sabato mattino dopo aver pregato insieme ci siamo riuniti per coordinare le varie attività che vedranno protagonisti i giovani del gruppo, per aiutare durante il fine settimana delle famiglie, per la keitana di Pasqua e per le attività estive. Il sole ci ha accompagnato durante la passeggiata alla scoperta della città vecchia anche se il freddo e qualche chicco di grandine non sono mancati. In cammino verso la chiesa del Santo Sepolcro siamo entrati nel convento di S. Salvatore per ammirare una esposizione artistica di presepi del nord Italia, allestita nel salone di ingresso della Curia Custodiale e, senza averlo programmato, i giovani hanno avuto la piacevole occasione di incontrare il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa che ha parlato loro in ebraico per la gioia di tutti e ha spiegato in breve alcune delle attività dei francescani in Israele e nei paesi vicini. La visita al Santo Sepolcro è stata guidata da fra Apollinare che ha spiegato con precisione luoghi, tradizioni e sfide di questo luogo così speciale per i cristiani di tutto il mondo. Abbiamo proseguito attraversando il shuk per arrivare al muro occidentale e pregare nel luogo più santo per la tradizione ebraica.

Dopo il pranzo, che è stato allietato dalla presenza di quattro ospiti, una famiglia della qeila di Jaffa, un altro significativo incontro ha avuto luogo, Eli di Gerusalemme è venuto a conoscere i Fiori del deserto. Eli è un giovane che vive in città vecchia, è uno delle guide di un gruppo di giovani e adolescenti della parrocchia di Gerusalemme. L’incontro con Eli è stato importante, ha dato a lui modo di conoscere un gruppo di giovani di cui non sapeva l’esistenza e a noi di conoscere meglio come altri cristiani in questa terra si incontrano e come maturano nella fede. La speranza è quella di riuscire presto a organizzare un incontro insieme e iniziare così a creare ponti di comunione che non sono sempre facili in questo paese, per le ferite che il passato ha creato.

L’incontro si è concluso con la messa in comunità, dopo l’ascolto delle letture ognuno è stato invitato a condividere qualche riflessione personale; le letture sembravano esser state scelte appositamente per l’occasione, infatti il tema centrale era “la parola”, l’uso che possiamo fare delle nostre parole, dell’importanza di saperle controllare e usare bene, e come a volte sia meglio non dire nulla piuttosto che dire troppo e magari commettere errori, come Pietro al Tabor che non sapendo cosa dire dice qualcosa di non appropriato. Molto interessante ascoltare dai giovani come l’incontro con le clarisse li abbia colpiti, in particolare in merito al mistero del silenzio e della meditazione contemplativa, strumento essenziale per guidare le nostre labbra e custodire le nostre parole.

Abbiamo pregato per una giovane del gruppo che per la prima volta sarà madrina di un battesimo e per i giovani che tra poco tempo inizieranno il servizio militare… i fiori del deserto crescono e devono iniziare a dare frutto, siamo certi che tutte le qeilot li aiuteranno a rimanere fedeli alle loro scelte di fede con la loro vicinanza e la loro preghiera.

Per aiutarci Contattaci Vatican News in ebraico La Messa in ebraico Per la protezione dei bambini


© 2020 Saint James Vicariate for Hebrew Speaking Catholics in Israel