Ricordando la Shoah nelle nostre comunità
Ha spiegato agli ascoltatori della radio che tra i nostri parrocchiani ci sono "molti figli e nipoti di persone deportate e morte nei campi di concentramento. Il tema è molto vissuto come sentiamo dai loro racconti e dai loro ricordi che spesso si intrecciano con storie di salvezza e di amicizia con famiglie non ebree, di tanti luoghi, che nel periodo nazista salvarono loro la vita nascondendoli o aiutandoli a fuggire dai rastrellamenti. Il ricordo è di gratitudine che diventa riconoscenza se pensiamo all’onorificenza ‘Giusto fra le nazioni’ che Israele dona a chi ha salvato la vita ad un ebreo durante la Shoah".
Padre Alberto ha aggiunto: "E’ doloroso constatare come ci sia qualcuno intento, ancora oggi, a negare l’Olocausto. Per non parlare di rigurgiti antisemiti che non si placano. Ricordare è necessario per evitare che fatti del genere possano ripetersi. Giornate come questa hanno lo scopo di educare ed informare le giovani generazioni anche attraverso la voce dei testimoni diretti".
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