Quarto incontro preparatorio dei giovani verso Madrid


Il quarto incontro preparatorio per i giovani delle comunità cattoliche di lingua ebraica che prenderanno parte alla Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid, si è tenuto sabato 21 maggio. Daniele, che è parte del gruppo, ci ha mandato un resoconto dell’incontro.

Oggi, sabato 21 maggio, ci siamo incontrati per la quarta volta come giovani che si preparano al viaggio in Spagna.

All’inizio dell’incontro, Benny ci ha insegnato l’inno internazionale dell’incontro, prima in spagnolo e poi nella traduzione ebraica… (vedi qui).

Dopo aver imparato l’inno, abbiamo preparato il pranzo ed abbiamo mangiato insieme come un gruppo!

Nella seconda parte dell’incontro abbiamo discusso del tema: la gioia.

Abbiamo iniziato la seconda parte con una preghiera di gruppo, abbiamo cantata alcuni canti ed abbiamo letto dal Nuovo Testamento.

Dopo la lettura dal Nuovo Testamento, ognuno di noi è rimasto solo per un periodo di 15 minuti per rispondere a tre domande riguardanti le letture, e dopo di ciò ci siamo seduti ed abbiamo discusso insieme.

La prima lettura era dalla Lettera ai Filippesi (4,4-7). Qui Paolo incoraggia i credenti in Cristo Gesù ad essere felici sempre. Ci è stato chiesto perché fa questo? La risposta si trova nel testo stesso: “il Signore è vicino”. Questo può significare due cose differenti: una che Gesù è fisicamente vicino, che è con noi sempre e la seconda che deve venire e che la sua venuta è prossima.

E se è così, è possible per qualcuno essere felice sempre? Anche quando soffre? Paolo non pensa questo, ma piuttosto che proprio quando soffriamo non dobbiamo dimenticare che Gesù è con noi e che dobbiamo gioire per la sua vicinanza. Paolo non si aspetta l’impossibile da noi, che dobbiamo sorridere anche quando soffriamo!

La seconda lettura era dal Vangelo secondo Giovanni (15,9-12) dove Gesù dice ai suoi discepoli, ed in effetti a noi, che ci ama come il Padre ama lui. Se noi rispettiamo i comandamenti come lui rispetta i comandamenti del Pasre allora rimarremo nel suo amore. Così la gioia di Cristo sarà sempre con noi. In aggiunta a ciò lui ci comanda: “amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”.

La gioia nelle nostre vite è il risultato del fatto che noi rendiamo gioiosi gli altri, specialmente quelli ceh amiamo. Gesù ci comanda di amarci gli uni gli altri proprio come il Padre ama il Figlio, Gesù Cristo, e così Gesù fu in grado di trasmetterci il suo amore. Ci amò così tanto che volle dare la sua vita per noi, perché i nostri peccati fossero rimessi…

Ci sono tre colonne portanti nella vita: vita, fede e speranza. Queste ci danno il gusto della vita e sono legate tra loro. Se non crediamo in Gesù, che ci ama, non saremo in grado di dare amore a quelli che ci circondano. Se non crediamo in Gesù, non avremo speranza che ci sia qualcuno con noi, al nostro fianco…

L’amore del Padre, cha ha trasmesso a Gesù, è l’amore che ci permette di amare gli altri; attraverso la nostra fede in Gesù, noi amiamo. Il Padre ci ama con lo stesso amore con cui ama Gesù. Questo amore fu sparso sulla croce e noi dobbiamo dare questo amore agli altri.

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Nonostante le guerre, le malattie e le ingiustizie che ci circondano, siamo chiamati ad essere felici, a credere ed ad amare. Non dobbiamo mai dimenticare che abbiamo una famiglia e degli amici che ci amano e che sono con noi sempre e che si preoccupano per noi. E non dobbiamo mai dimenticare che al loro fianco c’è Gesù che ci mostra il suo amore e la sua gioia ed è vicino a noi…al nostro fianco.

La maggior parte dei giovani si sono uniti ai membri della comunità di Giaffa per la Messa e poi con loro hanno acceso il falò in occasione della festa ebraica del Lag baOmer, un’occasione per mangiare, bere ed essere felici insieme.

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