Terzo incontro di preparazione dei giovani verso Madrid


Daniele, che è una delle partecipanti al gruppo di giovani che si prepara per la Giornata Mondiale della Gioventuù che si terrà a Madrid nell’agosto 2011, ci ha mandato questa relazione sul terzo incontro del gruppo.

Oggi. 12 marzo, si è tenuto il terzo incontro dei membri del gruppo che si prepara al viaggio a Madrid. Il tema di questa volta è stato: la Quaresima, che è iniziata lo scorso mercoledì, Mercoledì delle Ceneri, e che continuerà fino alla Settimana Santa. Abbiamo parlato sul senso del digiuno, le sue caratteristiche, le sue usanze ecc.

Abbiamo iniziato la mattina con canti e poi abbiamo letto il brano dal Vangelo di Matteo (6,1-18) in cui Gesù ci comanda: “State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro”, e cioè ci comanda di praticare la giustizia in segreto, non perché vogliamo essere visti, ma perché questo è ciò che crediamo di dover fare.

Gesù ci ha comandato anche altro: “quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”, e cioè Gesù viene a dirci che dobbiamo pregare da soli, in segreto, dobbiamo essere con Dio per noi stessi senza chi gli altri lo sappiano, e non dobbiamo uscire e rendere pubblico il fatto che noi preghiamo.

Un altro comandamento che Gesù ci ha dato: “quando tu digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo che è nel segreto”. Ancora una volta Gesù ci dice che non dobbiamo mostrare al mondo che digiuniamo e che soffriamo, ma piuttosto dobbiamo mostrarci gioiosi cosicché nessuno sappia che stiamo digiunando.

Padre Apolinary ci ha portati a porci una serie di domande: Come può Gesù comandarci di essere la luce del mondo e di mostrare la nostra fede, ma allo stesso tempo ci dice di fare tutto in segreto? Ed il fatto che dobbiamo pregare da soli nella nostra stanza significa che non abbiamo bisogno di pregare in chiesa?

La risposta è che dobbiamo fare tutto in segreto, ma che nel nostro comportamento e con l’aiuto della forza e della fede che viene dalla preghiera, dobbiamo aiutare a guidare gli altri, non pubblicizzando ciò che noi facciamo o facendo conoscere le nostre preghiere, ma piuttosto per come ci comportiamo con gli altri, come amiamo, rispettiamo e aiutiamo gli altri.

Il fatto che preghiamo soli nella nostra stanza è infatti per noi ed è un’altra via per comunicare con Dio. Questo è un tipo di relazione personale con Dio, ma la preghiera in chiesa ci unisce con altri fedeli come noi, ci rafforza per essere, insieme, una luce per il mondo che illumina le altre persone e ci ricorda che siamo una grande comunità e insieme possiamo costituire una certa forza!

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In un secondo tempo, dopo la pausa del pranzo, abbiamo discusso delle proposte riguardo ciò che ciascuno di noi può fare durante la Quaresima che sia differente dalle cose che facciamo nei giorni normali, cose che interrompano la routine. Dopo di ciò, ognuno si è preso del tempo per scrivere su di un pezzo di carta qualcosa che promette di fare durante la Quaresima. Quando ci siamo rincontrati, abbiamo messo questi biglietti in una cassaforte e quando la Quaresima sarà terminata, riapriremo la cassaforte e vedremo se avremo mantenuto le nostre promesse.

Così, spero che riusciremo a mantenere le nostre promesse. Io auguro a ciascuno un periodo benedetto in cui possiamo sperimentare la comunione con Dio, ognuno a suo modo e che la Quaresima sia un tempo di quiete e tranquillità, giorni pieni d’amore e d’aiuto al prossimo – Buona fortuna!

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