Secondo giorno del Sinodo – ricco di eventi per il Vicariato


Il secondo giorno del Sinodo, 12 ottobre 2010, è stato veramente ricco di eventi e, incluso nell’agenda piena di appuntamenti, c’era il discorso ai padri sinodali sul Vicariato cattolico di lingua ebraica in Israele.

La giornata si è aperta con l’incontro dei padri sinodali, degli esperti e degli uditori alla presenza del Papa Benedetto XVI. La preghiera del mattino è stata celebrata secondo il rito copto e la meditazione è stata tenuta dal Vescovo copto Youhanna Golta dall’Egitto. La meditazione era incentrata su ciò che la Chiesa offre al mondo: l’amore.

I primi due oratori della sessione antemeridiana erano il Cardinal Angelo Sodano, decano del Collegio Cardinalizio, ed il Cardinal Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l’educazione cattolica. I due cardinali sono stati seguiti da una lunga serie di padri sinodali, ognuno dei quali si è rivolto al Sinodo per cinque minuti. Padre David, Vicario patriarcale latino per i cattolici di lingua ebraica, è stato il quarto oratore della mattina, tra il Vescovo maronita Ad Abikaram da Sidney (Australia) e l’Arcivescovo caldeo Louis Sako di Kirkuk (Iraq).

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Nella sessione pomeridiana, il Patriarca Fouad Twal si è rivolto al Sinodo, ricordando l’importanza della Chiesa Madre di Gerusalemme. Si è anche soffermato sulla Chiesa di Gerusalemme come Chiesa del Calvario. Padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, ha ricordato al Sinodo che la Terra Santa non può essere descritta solamente dal punto di vista  del conflitto in corso, ma più di tutto deve essere definita in accordo alla sua vocazione: il luogo di vita cristiana. Inoltre ha insistito che i cristiani hanno una vocazione di essere una piccola minoranza e che questa non può essere vista sempre come una tragedia.

Uno dei soggetti principali del giorno era la situazione dell’enormi comunità di lavoratori stranieri nella grande maggioranza dei Paesi del Medio Oriente, la difficile situazione in cui vivono e la cura pastorale che la Chiesa offre loro. Tra i padri sinodali ci sono Vescovi dalle Filippine e dall’India, che hanno insistito sulla cura che è necessaria per i loro fedeli sparsi nel Medio Oriente. Diversi altri Vescovi hanno dato la loro testimonianza ed il loro punto di vista: da Libano, Siria, Egitto, Iraq ed Iran. Il Santo Padre è stato presente per gran parte del tempo e la discussione che si è svolta al termine della giornata è stati diretta e fraterna.

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