Giorno della Shoa nella comunità di Gerusalemme
Alla vigilia del Giorno della Memoria dell’Olocausto, domenica 23 Aprile 2017, la comunità di Gerusalemme ha pregato per le vittime, le loro famiglie, per il popolo ebraico e per quello armeno.
Quest'anno, il giorno della Shoa e il giorno della memoria del genocidio del popolo armeno coincidono. Nella comunità di Gerusalemme, alla fine della messa domenicale, Daniel, della comunità del Vicariato, ha acceso il candelabro della Shoah, un arredo sacro permanente nella cappella dei Santi Simeone e Anna.
Daniel è la nipote di una donna cattolica polacca che ha salvato l'ebreo che diventò suo marito. Le kehillot accolgono sia gli ebrei che appartengono a famiglie che hanno sofferto durante la Shoah, sia i Giusti delle Nazioni e i membri delle loro famiglie.
Il candelabro fu donato al Vicariato dal Cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo di Milano. È una piccola copia di una grande scultura presentata a Papa Giovanni Paolo II e al Cardinale Martini da un'organizzazione ebraica in riconoscenza del loro contributo nel rafforzare il rapporto ebraico-cattolico. Il candelabro è stato collocato ai piedi dell'altare accanto alla tomba vuota.