Il gruppo “Fiore del Deserto” continua la sua visita in Polonia


Domenica, 31 Luglio 2016, i giovani hanno partecipato alla messa con Papa Francesco e poi continuato la loro visita ad altri luoghi polacchi.

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La veglia di preghiera e la Messa con Papa Francesco sono state un'esperienza molto forte: la bellezza, la profondità della preghiera e la forte spiritualità sono stati i principali aspetti che vanno sottolineati. I nostri giovani hanno ascoltato con attenzione le parole del Papa tradotte da alcuni di noi ai piccoli gruppi.

Nel nostro settore, forse per caso, gli organizzatori hanno messo insieme molte delle delegazioni provenienti dai paesi del Medio Oriente: gruppi dal Libano (circa 1300 partecipanti), iracheni, siriani, egiziani, giordani e palestinesi (da Israele e Palestina). Erano tutti intorno al nostro piccolo gruppo di lingua ebraica provenienti da Israele. All'inizio ci siamo sentiti un po' "persi", ma a poco a poco e con sempre maggiore frequenza, i nostri fratelli e sorelle provenienti dai paesi arabi sono venuti a trovarci e a parlare con noi, scambiando souvenir delle loro terre e scattando foto con noi. Questa è stata un’esperienza di liberazione e di speranza.

Una ragazza libanese mi ha chiesto di trasmettere il suo messaggio alla nostra gente, un messaggio di speranza, di pace e di buona volontà per costruire un futuro migliore. Ha detto che, in passato, paesi come la Francia e la Germania erano nemici e oggi invece sono partner, per cui possiamo immaginare il Medio Oriente riconciliato e unito e in futuro anche l'apertura delle frontiere. Ha anche detto che i cristiani sono il fermento della società e che dovrebbero ispirare tutti con il loro buon comportamento.

Anche i giovani provenienti dall’Iraq e dall’Egitto sono venuti ad abbracciarci e a benedirci, così come i giovani cristiani di lingua araba della Galilea e da altre città israeliane.

Purtroppo, non è stato possibile incontrare tutti i gruppi come avremmo voluto, anche se erano solo a 100 metri di distanza da noi: la nostra bandiera era un ostacolo insormontabile rendendo impossibile l’incontro. Anche se cio’ e’ triste, comprendiamo questo fatto e teniamo presente questa intenzione nel nostro cuore, portandola nella nostra preghiera.

Abbiamo trascorso la notte del sabato nel "Campo della Misericordia" all’aperto e ci siamo svegliati in una giornata di sole per accogliere l'arrivo del Papa per la messa conclusiva. Il messaggio del Santo Padre all'omelia è stato molto significativo, ha messo in evidenza come il nostro incontro con il Signore può incontrare ostacoli dentro e fuori di noi.

Il ritorno all’alloggio e’ stato abbastanza difficile a causa di una pioggia improvvisa e di una lunga camminata nel fango, ma alla fine abbiamo raggiunto il convento francescano dove abbiamo potuto riposare.

Lunedi' abbiamo visitato la città di Zakopane, un luogo ricco di caratteristiche polacche, quasi interamente costruito in legno. La’ abbiamo visitato due belle chiese, camminato lungo un percorso nel bosco e trascorso un po' di tempo libero nella zona più turistica.

Domani lasceremo Wieliczka per recarci a Częstochowa.

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