Dalla Kaytana: conversazione con Neta


Suor Agnes Tichit è un membro del team di consulenti dei campeggi organizzati dal Vicariato San Giacomo e durante il recente campo di Pasqua, che ha avuto luogo a Deir Rafat dal 24 al 27 Aprile 2016, ha parlato con Neta, una volontaria del monastero.

kaytana neta

Durante la Kaytana di Pasqua, ho lavorato nella cucina del monastero di Deir Rafat con alcuni giovani e adulti. Tra loro c’era Neta venuta dal vicino kibbutz, Tsor'a. Le ho chiesto di spiegarmi come è venuta a conoscenza del monastero e lei mi ha detto che circa due anni fa un gruppo di ebrei estremisti avevano scritto slogan di odio sulle mura del monastero. Alla luce di quegli eventi, alcuni membri del kibbutz, tra cui Neta, sono andati al monastero per scusarsi con le suore.

Questa è stata la prima volta per Neta a incontrare le suore e quell'incontro ha cambiato completamente il suo modo di vedere i cristiani. Ha anche capito che diverse cose stavano cambiando nella Chiesa e che oggi gli ebrei sicuramente non sono visti come coloro che hanno crocifisso Gesù.

Neta e’ una volontaria del monastero, sempre pronta ad aiutare. Alla fine, mi ha detto: "Davvero non riesco a descriverlo perché è stata un'esperienza molto intima che ha toccato profondamente il mio cuore e posso solo ringraziare Dio che ci dà tutte le cose, l'ambiente, le persone, il suo amore, ecc. E questo e’ per tutte le persone senza distinzione di religione o di credo".

Nella foto: Neta con Rab'a, la cuoca musulmana, Suor Rita e le monache di Deir Rafat, che hanno ricevuto delle magliete disegnati dai bambini come segno di apprezzamento per il loro aiuto.

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