Gloria a Dio nel più alto dei cieli


Messaggio di Natale dei Patriarchi e dei Capi delle Chiese di Gerusalemme

 

Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama». Luca 2.14

Noi, Patriarchi e Capi delle Chiese a Gerusalemme, vi porgiamo gli auguri di Natale nel nome del Re neonato, il Principe della Pace, il nostro Salvatore Gesù Cristo. Il Natale è il tempo in cui celebriamo la Natività del Verbo fatto carne che ha abitato in mezzo a noi, pieno di grazia e di verità. Gesù Cristo ha preso la forma umana per portare la salvezza e la redenzione al mondo intero. L’opera salvifica di Gesù è stata quella di trasformare il mondo intero nella verità della sua salvezza. La salvezza di Dio per il mondo attraverso l’Incarnazione del Verbo significa pienezza e completezza nel Regno di Dio.

Il mondo in cui viviamo incontra il peccato in diverse forme che riguardano la nostra umanità in relazione a Dio, l’uno con l’altro, e al resto del creato. La guerra e l’ingiustizia, l’allontanamento e l’oppressione, la distruzione e il consumo eccessivo, sono alcune forme di peccato e di male che rendono schiava la nostra umanità. La celebrazione della nascita di Cristo è un costante richiamo alla redenzione che Dio ci ha concesso trasformando ogni forma di male e di peccato in pienezza e interezza di vita.

Come persona umana, Gesù ha sperimentato la nostra umanità in modo che potessimo essere trasformati a sua immagine e somiglianza. Gesù stesso ha sperimentato la mancanza di una casa, essendo un rifugiato. Ha anche affrontato minacce e, in ultima istanza, la morte. Tuttavia, il messaggio celeste di pace, gioia e amore è stato più forte di qualsiasi altra voce. La nascita di Gesù ha portato speranza e vita alla gente. Il nome di Gesù offre la salvezza e la novità della vita.

Alla luce di tutte le realtà umane, preghiamo affinché questo santo periodo del Natale porti giustizia a tutti gli uomini. Offriamo anche il nostro sostegno e le nostre preghiere per la presenza cristiana in Medio Oriente. Preghiamo con tutti i popoli del mondo, in particolare con il nostro popolo della Terra Santa e del Medio Oriente in generale, affinché questo Natale porti a tutte le nazioni notizie gioiose di pace, giustizia e riconciliazione. Possa il Principe della Pace trasformare il male e il peccato nel nostro mondo in luce e in pienezza di vita.

Alla nascita di Gesù, gli angeli hanno proclamato la pace al mondo. Ora Lo adoriamo con gioia e preghiamo con il cuore pieno di fede: “Che la tua nascita porti la pace a tutti!” Amen.

Patriarchi e capi delle Chiese a Gerusalemme (Natale 2019)

+Patriarca Teofilo III, Patriarcato greco-ortodosso

+Patriarca Nourhan Manougian, Patriarcato Apostolico Ortodosso Armeno

+Arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, Amministratore Apostolico, Patriarcato Latino

+Francesco Patton, ofm, Custode di Terra Santa

+Arcivescovo Anba Antonious, Patriarcato copto ortodosso, Gerusalemme

+Vicar Padre Generale Padre Gabriel Daho, Patriarcato Siro Ortodosso

+Arcivescovo Aba Embakob, Patriarcato ortodosso etiope

+Arcivescovo Yaser AL-Ayash, Patriarcato greco-melchita-cattolico

+Arcivescovo Mosa El-Hage, Esarcato patriarcale maronita

+Arcivescovo Suheil Dawani, Chiesa Episcopale di Gerusalemme e del Medio Oriente

+Vescovo Ibrahim Sani Azar, Chiesa evangelica luterana in Giordania e in Terra Santa

+Vescovo Pierre Malki, Esarcato patriarcale siriano cattolico

+Mons. Rev. Krikor-Okosdinos Coussa, Esarcato patriarcale armeno-cattolico

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