Icona moderna per Natale


Una cara amica da Mosca ci ha mandato gli auguri di Natale con una bella icona contemporanea. Ha aggiunto una spiegazione sullo "scrittore" dell'icona.

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Elena Cherkasova è una degli artisti russi contemporanei più notevoli ed inusuale, i cui dipinti vengono talvolta detti una parabola visuale sul Paradiso.

Essa è nata a Mosca nel 1959. Suo padre era un noto studioso, sua madre insegnava lingue straniere, suo nonno soffrì la repressione ai tempi di Stalin e fu mandato per diversi anni in un campo di lavoro.

Dopo il diploma alla Scuola d'Arte, Elena si è unita al movimento artistico non-conformista nascosto. Si esercitò con l'arte sperimentale e condusse uno stile di vita bohemien. A 21 anni scoprì la fede cristiana, divenne russa ortodossa, ed immediatamente cambiò la sua vita. Abbandonò la sua arte e gettò via tele e pennelli, considerando questa attività inappropriata e persino peccaminosa per una persona che cerca la Salvezza. Iniziò ad aiutare nella parrocchia, a ricamare vesti liturgiche, imparò a scrivere icone e decise di diventare iconografa. Ma nel 1996, dopo 15 anni di rigetto dell'arte secolare, tornò ad essa.

Il suo primo dipinto dopo la lunga pausa fu "La gioventù di Davide". Pian piano tentò di elaborare un suo linguaggio artistico unico, influenzata dai ritratti degli antichi Fayoum in Egitto, dall'arte primitiva russa ed europea, dall'iconografia copta ed etiope, dall'arte bizzantina, dalle iscrizioni medievali ed ispirata dalla sua attenta lettura delle Scritture e da una personale e grata visione della creazione. Tutto ciò che dipinge –persone, feste, fiori, gatti ed altri animali- la Parola di Dio si trova al cuore del suo mondo brillante.

Ha ditto che le sue pitture vengono sempre dall'amore: "Dipingo solo per portare cose e persone care più vicine a me stessa. Per esempio, ho incontrato il re David leggendo i Salmi, poi ho letto i Libri di Samuele e dei Re, ed ho iniziato a dipingerlo. Volevo raccontare al re del mio amore. Allo stesso modo nascono gli altri dipinti".

Un critico d'arte ha definito i suoi dipinti "una medicina per i disperati". Questa è la verità. Tutte le sue opere, seppur differenti in stile, materiale e colore, annunciano un messaggio gioioso: "Non temere. Il Regno è tra noi".

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