“Sono il guardiano di mio fratello” mostra allo Yad vaShem


Una nuova mostra sui Giusti tra le Nazioni è stata inaugurata al museo Yad vaShem lo scroso giugno.

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Per segnare i 50 anni dall'insediamento della commissione presieduta da un giudice in pensione della Corte Suprema e lo Yad vaShem per conferire il titolo di Giusto tra le Nazioni, il museo ha inaugurato un'esibizione speciale sul tema dei Giusti tra le Nazioni. Cinque brevi documentari sono proiettati nella sala dell'esposizione ed ognuno si occupa di uno dei grandi dilemmi dell'umanità e delle situazioni che hanno affrontato i soccorritori ed gli ebrei che cercarono di salvare. Una selezione delle storie, tra le migliaia che sono documentate allo Yad vaShem, presenta le scelte impossibili e le sfide che coloro che vennero poi riconosciuti Giusti tra le Nazioni ed i loro protetti ebrei dovettero affrontare.

In ogni film i cristiani che salvarono ebrei sono prominenti ed uno dei cinque film è intitolato "Sotto le ali della Chiesa" e documenta in primo luogo l'opera della Chiesa cattolica a Firenze, un'opera diretta dall'Arcivescovo Elia Angelo Della Costa (1872-1961), che agì in stretta collaborazione con il Rabbino di Firenze Natan Cassuto. In un altro film, "Pagando l'ultimo prezzo", vengono presentate storie di Giusti tra le Nazioni che pagarono con la loro stessa vita per aver tentato di salvare ebrei e tra essi preti e fedeli cristiani praticanti. Nel film "Il coraggio di resistere", la storia si incentra sugli sforzi di Dimitry Peshev per revocare l'ordine di deportazione degli ebrei dalla Bulgaria. Riuscì così a salvare 48000 ebrei e questo fu diretto dai capi della Chiesa ortodossa bulgara.

Per coloro che non possono visitare la mostra, è possible visitare il sito web ben sviluppato qui

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