La Pasqua delle Qehillot


Domenica di Pasqua, 24 aprile 2011, i membri delle qehillot da tutto il Paese si sono incontrati al Convento di Notre Dame a Kiriat Yearim, per una giornata di preghiera ed unità, per festeggiare insieme la Risurrezione del Signore.

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Quest’anno alla tradizionale giornata d’incontro delle qehillot hanno partecipato circa 230 membri da tutte le comunità: Gerusalemme, Tel Aviv-Giaffa, Beer Sheva, Tiberiade, Nazaret e Latrun ed altri membri da diversi luoghi del Paese, di lingua ebraica e russa, ma anche di varie lingue. Ha regnato la gioia della festa e il rinnovato incontro tra amici ha rinforzato il senso di felicità. La chiesa ha risuonato più e più volte dell’esclamazione della festa: Cristo è risorto!

Alle 11,00 è stata celebrate la S. Messa. Prima dell’ingresso dei sacerdoti, i fedeli hanno guardato un breve filmato di immagini per ricordare le nostre tre sorelle che ci hanno lasciato dall’ultima festa: Edda di Beer Sheva e Claire ed Aliza di Gerusalemme. Nella processione dei sacerdoti delle diverse comunità, spiccava padre Gregor Pawlowski, che indossava per la prima volta la mitra onoraria ricevuta dal defunto Arcivescovo di Lublino.

Nella sua omelia, padre David, ha riassunto gli ultimi quattro giorni, che sono il culmine dell’anno liturgico, in quattro parole: amore, espiazione, silenzio e gioia (la sua riflessione può essere letta qui). I canti durante la Messa, cantati dai membri delle diverse comunità sotto la direzione di Benny, hanno contribuito all’esperienza di gioia. Al termine della Messa i sacerdoti hanno distribuito a ciascuno un uovo colorato ed un santino con l’immagine del Papa Giovanni Paolo II, che sarà beatificato la prossima domenica.

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Il momento del pranzo non è solo il tempo per rinvigorire il corpo con il cibo portato, ma anche il momento per girare per salutare vecchi amici e farne di nuovi. I bambini hanno potuto rinnovare le relazioni instauratesi al campo estivo, i giovani si sono potuti incontrare di nuovo e proseguire a conoscersi nella loro preparazione all’incontro di Madrid, e le famiglie hanno potuto riprendere le conversazioni iniziate all’incontro delle famiglie a Tiberiade…la varietà dei cibi era incredibile –israeliani, est-europei, arabi, indiani, ecc… Un gusto per ogni gusto. Alla fine del pasto, i membri si sono riuniti per cantare gli auguri di compleanno a padre David ed anche a Laszlo e a Michele-Edith e per fare gli auguri a padre Roman in occasione del secondo anniversario della sua ordinazione presbiterale.

Alle 14,30 tutti si sono ritrovati in chiesa per un concerto. Ogni comunità ha presentato dei canti del proprio repertorio. I quattro canti di Beer Sheva hanno dato una splendida impressione della sua varietà: un canto in ebraico, uno in spagnolo, uno in inglese (con la splendida voce di Martin che ha cantato un canto dei Beatles) ed uno in arabo (Marianna ha cantato il bell’inno bizantino “Il Cristo è risorto”). La comunità di Haifa ha anche eccelso sotto la supervisione e l’ispirazione di Myriam. Il canto principale è stato quello che lei scrisse in onore dell’ordinazione sacerdotale di padre Roman (il canto si può ascoltare qui). Tutte le comunità hanno cantato, ma i più commoventi sono stati i due canti in ebraico cantati dalla più giovane delle comunità, quella di Tiberiade. I giovani che si preparano ad andare in Spagna hanno anche cantato, facendosi così conoscere alla generazione più anziana.

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Al termine del concerto, padre Roman, il sacerdote di Haifa, ha mostrato una breve presentazione, sviluppata dalla comunità di Haifa, su Papa Giovanni Paolo II. La prima parte è stato un documentario video sulla visita del Papa in Israele nel 2000 (che può essere visto qui). La seconda parte è stata una serie di immagini sulla sua vita ed opera.

Poco dopo le 16,00 i fedeli hanno cantata il “Padre nostro” come ringraziamento a Dio per la meravigliosa giornata, un giorno che ci ha dato la forza di tornare alla routine come testimoni della gioia della risurrezione.

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