Il Papa nella sinagoga di Roma


Domenica 17 gennaio 2010, papa Benedetto XVI ha visitato la sinagoga di Roma ed è stato accolto con grande calore dal Rabbino capo e dalla comunità.

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Il Papa ha iniziato la sua visita con un momento di silenzio presso la lapide commemorativa delle vittime della Shoah che furono deportate da Roma nei campi di sterminio. Prima della sua entrata nell’edificio della sinagoga, il Papa si è fermato davanti alla lapide a ricordo di Stefano Tace, un bambino di due anni che fu ucciso in un attacco terroristico alla sinagoga nel 1982.

Nella sinagoga lo attendevano numerosi personaggi, tra di essi il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, il suo predecessore che accolse papa Giovanni Paolo II nella sua visita alla sinagoga nel 1986, rav Elio Toaff, il presidente delle comunità ebraiche in Italia, rabbini da Israele con il rabbino capo di Haifa, Shear Yashuv Cohen, il vice-primo ministro di Israele, onorevole Silvan Shalom. Notevole la presenza di un gruppo di sopravvissuti della Shoah.

La delegazione pontificia includeva il segretario di Stato vaticano,  cardinal Tarcisio Bertone, il presidente della commissione per il dialogo con gli ebrei, cardinal Walter Kasper, la delegazione da Israele con il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, l’arcivescovo greco-cattolico della Galilea, Elias Chacour, in nunzio apostolico, Antonio Franco, il vescovo di Nazaret, Boulos Marcuzzo. Era presente in sinagoga anche il presidente delle comunità islamiche in Italia.

Il presidente delle comunità ebraiche in Italia, Renzo Gattegna, ha salutato con calore l’ingresso del Papa nella sinagoga.  Dopo di lui, il rabbino capo Di Segni, ha parlato, ricordando i momenti difficili, ma anche i momenti positivi, nei rapporti tra cattolici ed ebrei in Italia. Ha sottolineato anche  l’obbligo comune di ebrei e cattolici nella edificazione di un mondo migliore. Il presidente della comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici, ha ricordato il disappunto ebraico a riguardo di papa Pio XII, ma ha anche menzionato che molti ebrei trovarono rifugio nei monasteri cattolici, e tra loro anche suo padre, Emanuele, che si nascose in un monastero di suore a Firenze.

Il Papa nel suo discorso ha ricordato i giorni terribili della Shoah e ha osservato che la Santa Sede ha lavorato in quel tempo per vie discrete nell’aiuto per salvare gli ebrei. Nel suo discorso, il Pontefice, ha chiesto che ebrei e cristiani rafforzino i legami tra loro. Ha dedicato parecchio tempo sull’insegnamento comune tra ebrei e cristiani sui dieci comandamenti, come base per una fattiva ed ampia collaborazione nella comunità umana. Il Papa ha concluso il suo discorso con la lettura di alcuni passi dal libro dei salmi in ebraico!

La visita ha di nuovo sottolineato il momento beato in cui viviamo, dove vescovi e rabbini, ebrei e cattolici, si incontrano come fratelli.

Leggi il resoconto del giornale HaAretz (in inglese)

Leggi il resoconto su Zenit

Leggi il discorso del Papa

Video dell’arrivo del Papa alla sinagoa

Video di alcune scene della visita alla sinagoga

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