Natale nel mondo e nelle nostre comunità


Il mondo cristiano ha festeggiato la nascita di Gesù giovedì sera e venerdì. I fedeli hanno ringraziato Dio per il grande dono di averci dato il suo Figlio unigenito, nostro Messia e Signore, che nacque a Betlemme come bambino, da Maria figlia d’Israele.

A Roma il Papa ha celebrato la S.Messa principale nella basilica di San Pietro alle ore 10.00 di sera. Durante la processione iniziale una giovane donna ha saltato la barriera di protezione ed ha gettato il Papa a terra (vedi il video dell’episodio). In pochi secondi i cerimonieri lo hanno aiutato a rialzarsi ed ha ripreso il suo cammino verso l’altare, dove con voce forte e tranquilla ha iniziato la Santa Messa. Invece il cardinal Roger Etchegeray, di 87 anni, (amico delle nostre comunità, che ha partecipato all’ordinazione del vescovo Jean-Baptiste Gourion, vicario per le comunità, nel 2003), caduto a terra anche lui, è stato ricoverato per la rottura di un femore. Gli auguriamo una pronta guarigione.

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A Betlemme migliaia di fedeli hanno affollato la Piazza della Natività, e solo pochi fortunati, in possesso di biglietti speciali, sono potuti entrare nella chiesa di Santa Caterina, per assistere alla S.Messa principale della Diocesi di Gerusalemme, presieduta dal Patriarca Latino di Gerusalemme, Fouad Twal, in concelebrazione con decine di sacerdoti da tutto il mondo.

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Nella comunità di lingua ebraica a Giaffa, padre David, vicario per le comunità, ha celebrato la S.Messa la sera della festa alle ore 20.00 insieme con padre Gregor e padre Giuseppe. Più di cinquanta fedeli hanno riempito la piccolo cappella ed alcuni si sono seduti sui tappeti che coprono parte del pavimento. Tra i presenti anche Santa Claus ed il suo assistente, nei vestiti tradizionali. Un coro speciale, composto da fedeli della comunità insieme con Sinead e  Lioba della Koinonia Giovanni Battista, ha cantato numerosi canti durante la celebrazione. Dopo la cerimonia, i partecipanti hanno potuto assaggiare i dolci preparati in una stanza del monastero. Qui Santa Claus ha distribuito doni ai bambini.

Nella comunità di lingua ebraica a Gerusalemme, padre Apolinary ha celebrato la S.Messa alle 21.00 insieme con il gruppo di sacerdoti che servono la comunità. Prima della celebrazione una cena di festa con alcuni membri della comunità ha preparato il clima di gioia. Alla celebrazione si sono uniti ai membri della comunità anche 15 studenti israeliani e un gruppo di pellegrini dall’Italia. Il giorno di Natale i fedeli si sono ritrovati per celebrare la Messa insieme con il vicario, padre David. Tali, della comunità di Gerusalemme, ci ha mandato questo resoconto:

"La celebrazione del giorno di Natale è stata la naturale continuazione della Vigilia. Alla sera la cappella era piena e una parte dei fedeli è dovuta rimanere in piedi durante la celebrazione. Il clima era di festa e di gioia sincera, sia durante la celebrazione della Messa che durante la piccola festa che le è succeduta.

Il giorno di festa c’era anche una rappresentanza delle altre comunità di lingua ebraica (da Beer Sheva e da Haifa) ed ovviamente i fedeli di Gerusalemme. Ospite speciale suor Maria della chiesa copta ortodossa, che parla un eccellente ebraico. I più giovani erano ben rappresentati, tre bambini ai primi passi, che, come ha spiegato padre David, ci ricordano Gesù bambino e che sono stati parte dell’atmosfera di festa. Il loro comportamento è stato esemplare, inseguiti ed accuditi dai loro padri. Dopo la Messa, celebrate in un’atmosfera di gioia sincera, cantata con tutto il cuore, con letture sentite ed una interessante predica di padre Apolinary, ci siamo riuniti per un ricco e gustoso rinfresco, e, cosa principale, per continuare la gioiosa celebrazione.

Dopo il rinfresco c’è stata la festa della comunità, in cui sono stati cantati canti in diverse lingue: ebraico, polacco, ucraino, inglese, siriaco (lingua della Chiesa maronita), fiammingo, tedesco e francese, e sono state recitate delle poesie che i membri della comunità (giovani ed adulti) avevano scritto per l’occasione.

Leggi qui alcuni dei poemi (in ebraico)

I bambini più piccoli hanno mostrato che anche loro sanno cantare e correre in giro, ma, tutto sommato, si sono comportati veramente bene; perfino il bell’albero è rimasto intatto e senza gravi danni, dopo aver subito le attenzioni dei piccoli. Dopo i canti sono stati distribuiti doni a tutti i presenti, ed in particolare ai più piccoli.."

La gioia è stata grande nella comunità di Beer Sheva. Padre Gioele ci ha inviato questa breve descrizione:

"Alle 18.30 abbiamo iniziato con una celebrezione vigiliare: abbiamo cantata canti natalizi in ebraico e nelle varie lingue dei fedeli presenti ed abbiamo ascoltato il racconto dell’Annunciazione. Dopo di questo, abbiamo celebrato la S.Messa: la chiesa era piena e la gioia grande. Al termine abbiamo festeggiato insieme vicino al presepio e all’albero di Natale. Erano presenti molti bambini ed adulti da tutto il mondo."

Nella comunità di Haifa, padre Roman ha celebrato la Messa della festa. T. ci ha inviato questo resoconto:

"Con aria di gioia e solennità, la comunità di Haifa ha celebrato questo Natale. Questo evento ha unito i membri della comunità e numerosi e cari ospiti (tutti membri della comunità brasiliana “Shalom”). Padre Roman ha celebrato la Messa in due lingue: in ebraico ed in russo. La sua omelia è stata veramente ispirata. Tutti i presenti hanno pregato per l’unità nelle nostre comunità, per la pace e l’amore nel mondo. Miriam ed il suo piccolo coro hanno accompagnato la celebrazione con musica stupenda. Alla fine della Messa i partecipanti hanno cantato il noto canto natalizio “Astro del ciel” in nove lingue diverse. Sono seguiti i doni ed il tavolo apparecchiato e pieno di cibi gustosi per il tradizionale banchetto. Il clima era di gioia e di sentita fraternità”.

Il Natale è stato celebrato con gioia anche dalle comunità di lingua russa. A Tiberiade, un piccolo gruppo si è riunito intorno al celebrante, padre Wieslaw. A Latrun, un gruppo più numeroso è venuto per celebrare con padre Jan, che ha celebrato una delle sue ultime Messe in Israele. Lui, infatti, lascia Israele dopo sette anni di servizio presso il nostro vicariato. La gioia di questo Natale era piena della speranza che queste comunità possano crescere sempre più.

 

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