Profondo cordoglio nella comunità ebraica di Milano


Shoshana, delle Piccole Sorelle di Gesù della comunità di Gerusalemme, scrive sulla morte del Rabbino Laras avvenuta a Milano, Italia.

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Il Rabbino Yosef Laras di Milano è deceduto il 16 novembre 2017 ed è stato sepolto in Israele lo scorso venerdì.

Nato nel 1935, ha vissuto il periodo oscuro del regime nazista in Italia. Nel 1944, all'età di 9 anni, fu tragicamente separato da sua madre che, insieme a sua nonna, fu deportata ad Auschwitz. Il suo ultimo sguardo verso di lui, uno sguardo pieno di pietà e tristezza, lo accompagnò per tutta la vita. Nonostante ciò, ha continuato ad amare la vita, ha scritto poesie sulla creazione, ha creduto nell'umanità cercando la sua bellezza nascosta.

Nelle sue ultime volontà e testamento che ha scritto prima della sua morte, si è scusato con le persone alle quali ha recato dolore lasciando un messaggio importante: "noi crediamo e speriamo in un Dio che ci porta nella tomba e ci resuscita, poiché Lui resuscita i morti".

È stato una guida spirituale per quattro generazioni, presidente del Consiglio rabbinico d'Italia e presidente della Corte rabbinica del nord Italia. È stato anche un professore del pensiero ebraico all'università.

Rabbino di Milano negli anni '80, una nuova era della sua vita è iniziata in seguito alla sua stretta amicizia e collaborazione con il Cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo di Milano. Martini sapeva come parlare al suo cuore e attraverso di lui ha compreso la sua sofferenza personale e quella del popolo ebraico. Il Cardinale, durante alcune festività ebraiche e Shabbath, andava a pregare con discrezione nella sua sinagoga. Quando il Cardinale si ammalò a Gallarate, vicino a Milano, il Rabbino andò a fargli visita e, dopo la sua morte, quando il feretro raggiunse la cattedrale di Milano, fu il primo a rendergli omaggio.

Il dialogo tra i due capi religiosi, uno figlio del popolo ebraico e l'altro figlio della Chiesa, iniziò e si sviluppò attraverso difficoltà ma progredì anche attraverso attività umane e di varie organizzazioni che si occupano di immigrati e prigionieri.

Il Rabbino Laras si è rivolto alle comunità ebraica e cristiana chiedendo loro di ascoltare la voce vera ed escatologica della Bibbia per non perdere la nostra eredità e il futuro dei nostri figli e nipoti, dicendo che solo il dialogo ebraico-cristiano potrà salvare l'Europa: "insieme osiamo credere e agire", queste le sue parole.

Possa la sua memoria essere una fonte di benedizione!

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