Consultazione di Helsinki: Dichiarazione di Cracovia 2017


Il sesto raduno dei membri della Consultazione di Helsinki sulla Continuità ebraica nel corpo del Messia, si è tenuto a Cracovia dal 23 al 27 giugno 2017. I partecipanti hanno rilasciato la seguente dichiarazione:

I seguaci ebrei di Gesù e le ferite della memoria:
Fonte di guarigione o di ulteriori traumi?

Ci siamo riuniti a Cracovia, Polonia, circondati da testimoni di un passato bello e tragico nello stesso tempo. Abbiamo ricordato l'accoglienza che il re Casimiro aveva riservato agli ebrei, i grandi risultati della cultura ebraica e il suo coinvolgimento con la società polacca per molti secoli, compresa la presenza degli ebrei all'interno della Chiesa.

È proprio in questo ambivalente contesto di benedizioni e ferite che abbiamo cercato di portare avanti le nostre riflessioni come ebrei credenti in Yeshua, nel corpo vivente del Messia. Come ebrei, ricordiamo con il nostro popolo le ferite profonde ricevute dalle mani dei cristiani, a volte anche con il consenso delle autorità ecclesiastiche. Ricordiamo anche che molti cristiani sono state vittime di persecuzioni nel corso degli anni, in modo particolare nel secolo scorso. E ricordiamo anche che noi ebrei possiamo essere agenti di violenza e motivo di sofferenza. Infine, ricordiamo che siamo parte del corpo di Cristo, che è fonte e sorgente di riconciliazione. È il paradosso e il mistero della nostra fede che la guarigione e il perdono vengono dalle ferite del Messia sulla croce.

Il ricordare ci ha riportati alle ferite ricevute che sono motivo di separazione tra la Chiesa e la maggior parte del popolo ebraico. Ciò ha ostacolato la piena realizzazione del corpo di Cristo. Come ebrei discepoli di Gesù, siamo profondamente toccati da questa separazione. Siamo consapevoli che la nostra doppia identità è talvolta stata di ostacolo lungo il cammino verso la riconciliazione e l'unità. Lo zelo fuorviato di alcuni ebrei seguaci di Gesù ha storicamente favorito il reciproco rigetto tra membri della Chiesa e del popolo ebraico. Ma siamo anche testimoni di grandi figure tra gli ebrei seguaci di Gesù che hanno combattuto l'anti-giudaismo, l'antisemitismo e la loro eredità e che hanno lavorato instancabilmente per la riconciliazione. Hanno compreso che la guarigione delle ferite della memoria richiede che la Chiesa affermi l'elezione del popolo ebraico e la ricchezza della sua tradizione. Hanno anche capito che la Chiesa deve accogliere l'espressione dell'identità ebraica nella sua vita.

Ispirati da questi grandi testimoni, siamo convinti che una collettiva espressione ebraica sia essenziale per l'integrità di tutto il corpo del Messia. L'accettazione di questa presenza ebraica è in sé un aspetto del bisogno di pentimento dell'anti-giudaismo e dell'antisemitismo e della decisione di rompere con l'eredità distruttiva. Questa accettazione contribuirà anche a divulgare la natura autentica del corpo di Cristo, radicata nell'elezione del popolo di Israele e nell'ebraismo del suo Messia. Noi ebrei seguaci di Yeshua cerchiamo di essere strumenti della potenza di Cristo per la guarigione delle ferite della memoria e della riconciliazione all'interno del suo corpo diviso.

Firmato da: Antoine Levy, Boris Balter, David Neuhaus, Ephraim Radner, Etienne Veto, Lisa Loden, Mark Kinzer, Richard Harvey, Svetlana Panich, Vladimir Pikman

Cracovia, Polonia, 28 giugno 2017

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