YNET: Pressione per la conversione all’ebraismo nell’IDF


Il 29 maggio 2017, YNET ha pubblicato un lungo articolo sulla conversione all’ebraismo nell’esercito israeliano.

I soldati cristiani e quelli registrati senza religione sono stati invitati a partecipare ad un evento preparatorio per un corso di conversione. Una soldatessa, che ha preso parte al corso, ha detto: "Non volevo, ma sono stata influenzata dalla continua pressione". Un soldato ha fatto denuncia per invasione della privacy. L'Associazione per i Diritti Civili sta cercando di cambiare la situazione. L'IDF insiste: "L'obiettivo è rafforzare il senso di appartenenza dei soldati".

Ogni anno in Israele più di 1500 persone si convertono all'ebraismo e la grande maggioranza lo fa nel contesto delle forze armate, mediante un corso di conversione chiamato "Netiv". Secondo l'ebraismo ortodosso, il candidato alla conversione deve passare attraverso un processo con piena convinzione e liberamente. Tuttavia, sembra che l'IDF obbliga i suoi soldati che non sono ebrei a partecipare almeno agli incontri preliminari del corso di conversione e molti di questi soldati dicono che la pressione esercitata su di loro a partecipare al corso - sia nella linea di comando che nella pressione personale - è molto forte.

"Ho partecipato al corso dopo una continua pressione. Non volevo, ma ho sentito che non avevo scelta", dice Yael, un soldato che sta per finire il suo servizio militare. "Devo essere come tutti gli altri e mi fanno sentire male se non ci vado. Durante il corso ho sofferto e mi sono sentito umiliato. Poiché non chiedono ai soldati Druze e ai cristiani arabi di convertirsi, non c'è motivo di esercitare pressioni su di me. Non è giusto".

Evidenze di costrizione a partecipare a questi incontri possono essere trovate in una lettera che viene citata qui per la prima volta, lettera che viene inviata dal Servizio Educativo dell’esercito ai soldati che non sono ebrei imponendo loro l'obbligo di presentarsi al "Netiv", il corso di conversione dell’IDF. Non partecipare agli incontri, che si terranno due volte durante il mese di giugno a Gerusalemme, potrebbe essere considerato per questi soldati, la maggior parte immigrati cristiani o coloro che si definiscono ufficialmente senza religione, come un rifiuto a obbedire ad un comando militare.

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