Papa Francesco ricorda la visita in Egitto

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Nella sua catechesi, il Papa ha spiegato il suo recente viaggio in Egitto per promuovere la pace. L'evento più simbolico è stato la sua visita all'Università di Al-Azhar, la massima istituzione accademica dell'Islam sunnita. Così ha detto il Papa: "Questa visita ha avuto un doppio orizzonte: quello del dialogo tra i cristiani e i musulmani e, al tempo stesso, quello della promozione della pace nel mondo".

Il Papa ha ricordato i gesti e i discorsi nella terra delle piramidi, come la cordialità del grande Imam e l'incontro con il Presidente e le Autorità civili. “Il grande patrimonio storico e religioso dell’Egitto e il suo ruolo nella regione mediorientale gli conferiscono un compito peculiare nel cammino verso una pace stabile e duratura, che poggi non sul diritto della forza, ma sulla forza del diritto”.

Il Papa ha anche ricordato il suo incontro con il Papa Tawadros II, Patriarca dei Copti Ortodossi, e la Dichiarazione Comune che hanno firmato di camminare insieme e di impegnarsi per non ripetere il battesimo amministrato nelle rispettive Chiese.

Papa Francesco è stato contento della sua visita e ha detto che questa catechesi sul viaggio non si allontana dal ciclo di discorsi sulla speranza di questi ultimi mesi. "L’Egitto, per noi, è stato segno di speranza, di rifugio, di aiuto. Quando quella parte del mondo era affamata, Giacobbe, con i suoi figli, se n’è andato là; poi, quando Gesù è stato perseguitato, è andato là. Per questo, raccontarvi questo viaggio significa percorrere il cammino della speranza: per noi l’Egitto è quel segno di speranza sia per la storia sia per l’oggi, di questa fraternità che ho voluto raccontarvi”.