Ziv: Parashat Tazria 2


Ogni settimana, Gad Barnea o Sr. Agnese della Croce (della Comunita’ delle Beatitudini) propongono una riflessione su un brano del Pentateuco che viene letto nella sinagoga (parashat hashavua). Questa settimana il brano e’ tolto dal Libro del Levitico 12,1 – 13,59 con l’haftarah (lettura aggiunta) dal 2Re 4,42 – 5,19. La loro riflessione e’ chiamata “ziv” – raggio di luce.

ziv tazria2La mia anima e’ tranquilla e serena …

I lettori fedeli delle Ziv sanno già che la lebbra descritta nella nostra Parasha non è il tipo di malattia fisica più o meno simile al morbo di Hansen che conosciamo oggi, ma piuttosto un sintomo spirituale. Una casa o i vestiti non possono essere contagiati dalla lebbra, come e’ noto a noi oggi ... Di conseguenza, la tradizione spiega che questo morbo è il risultato dello spettegolare o di altri tipi di peccato. C'è un brano nella Tanach dove sembra che le cose non sono poi così semplici. Si racconta di un re che si e’ sempre comportato bene ma che tuttavia viene colpito da questa "tsaarat" ... il re Ozia: "Nell’anno ventisette di Geroboamo re di Israele, divenne re Azaria, figlio di Amazia, re di Giuda. Fece cio’ che e’ retto agli occhi del Signore, secondo quanto fece Amazia suo padre. Ma non scomparvero le alture. Il popolo ancora sacrificava e offriva incenso sulle alture. Il Signore colpi’ con la lebbra il re, che rimase lebbroso fino al giorno della sua morte in una casa appartata” (2Re 15,3-5). Perché questo re viene punito con una tale malattia? Il libro delle Cronache, in un passo parallelo, cita: "Ma in seguito a tanta potenza si insuperbi’ il suo cuore fino a rovinarsi. Difatti si mostro’ infedele al Signore suo Dio. Penetro’ nel tempio per bruciare incenso sull’altare”. Il midrash (Lv Rabba 16) spiega che questo è il motivo per cui il re è diventato lebbroso: non solo ha offerto l'incenso come se fosse un sacerdote (altri hanno fatto lo stesso, 2 Sam 8,17), ma lo ha fatto con orgoglio: quando i sacerdoti del tempio hanno cercato di fermarlo, lui si arrabbiò e, dice la Bibbia, "Azaria, il sommo sacerdote, e tutti i sacerdoti, guardandolo, vide il marchio della lebbra sulla fronte". La fronte è considerata come un simbolo dei pensieri arroganti. La Torah, descrivendo il re che avrebbe governato il popolo di Israele, dichiara: "Perche’ il suo cuore non si insuperbisca verso i suoi fratelli ed egli non si allontani da questi comandi, ne’ a destra ne’ a sinistra" (Dt 17,20). Questa è la preghiera del re Davide: "Signore, non si inorgoglisce il mio cuore e non si leva con superbia il mio sguardo; non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze” (Sal 131,1).Comprendiamo qui il prezzo dell’umiltà di cui la tradizione insiste continuamente. Nel Medioevo, Rashi (nel suo commento a Os 1,2) spiega questo passaggio con altri tre brani delle Scritture (si può vedere qui un esempio di una esegesi basata sul midrash); spiega che quando il re Ozia fu colpito dalla malattia, la terra fu scossa: "Parole di Amos, che era pecoraio di Tekoa, il quale ebbe visioni riguardo a Israele, al tempo di Ozia re della Giudea, e al tempo di Geroboamo figlio di Ioas, re di Israele, due anni prima del terremoto” (Amos 1,1). Questo terremoto è descritto da un altro profeta: "Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo” (Isaia 6,4), e dal profeta Zaccaria: “Sara’ ostruita la valle come fu ostruita durante il terremoto, avvenuto al tempo di Ozia re di Giuda” (Zaccaria 14,5). Quando il re divenne lebbroso come risultato della sua rabbia, la terra tremo’ come per inghiottirlo. Rashi stabilisce una connessione con la storia della ribellione di Core e dei suoi seguaci, che sono stati inghiottiti nella terra e bruciati a causa del loro orgoglio e della loro ribellione. Un ultimo commento dice che il sacerdote usa issopo per purificare il lebbroso, perché non c'è una pianta piu’ umile dell'issopo ... Shabbat shalom.

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