I Giusti Filippini ricordati a Yad VaShem


Il 24 Novembre 2015, Padre Bienvenido OFM, cappellano della comunita’ Santa Famiglia di Nazareth, ha partecipato ad un evento straordinario a Yad VaShem.

rescue philippines

Il 24 Novembre 2015, l’Ambasciata filippina in Israele, in collaborazione con lo Yad VaShem di Gerusalemme, ha sponsorizzato un evento straordinario invitando ospiti filippini e israeliani ad una conferenza e alla proiezione di un documentario di un’ora circa, sul tema: “I rifugiati ebrei nella Seconda Guerra Mondiale. Le Filippine come caso di studio”. I discorsi introduttivi sono stati presentati dall’Ambasciatore filippino in Israele, Nathaniel Imperial, da Yossi Gevir di Yad VaShem, e dalla Dottoressa Barbara Sasser, uno dei produttori del film “Salvataggio nelle Filippine”. Liat Benhabib, Direttore del Centro Audiovisivo di Yad VaShem, ha presieduto il programma.

Il Dr. David Silverklang, storico e redattore degli “Studi Yad VaShem”, ha tenuto la conferenza chiave. Ha parlato del periodo tra il 1935 e il 1946. Nel 1938, molti ebrei in Europa vivevano in grandi difficolta’ in quanto non potevano andare da nessuna parte per sfuggire al nazismo e all’olocausto a causa delle restrizioni immigratorie nella maggior parte dei paesi. Alcuni paesi latino americani, come la Bolivia e il Salvador, hanno aperto le porte agli immigrati ebrei. Nel 1939, le Filippine, nella persona dell’ultimo Presidente filippino del Commonwealth, non solo era aperto a tale immigrazione ma ha anche invitato gli immigrati ebrei a rimanere nel paese. E alcuni di loro sono rimasti. Infatti, la Signora Margot, che si e’ laureata all’Universita’ delle Donne di Manila, ha onorato questo evento con la sua presenza. Erano stati invitati anche altri sopravvissuti a prendervi parte ma purtroppo non hanno potuto venire.

Dopo il discorso del Dr. Silverklang, c’e’ stata la proiezione del documentario “Salvataggio nelle Filippine”. Questo film presenta i ruoli dell’allora Presidente filippino Manuel L. Quezon, dei Fratelli Frieder e dell’Alto Commissario degli Stati Uniti per le Filippine, Paul McKnutt, che hanno trovato rifugio a piu’ di 1300 ebrei in fuga dall’Olocausto. Il film e’ stato presentato a Manila nel 2012, nel Palazzo del Presidente, alla presenza dell’attuale presidente Benigno S. Aquino III.

Consapevole della grave crisi che gli ebrei europei stavano affrontando, il Presidente filippino del Commonwealth, Manuel L. Quezon, ha firmato per loro 10.000 visti per le Filippine. Ha donato la sua proprieta’ terriera di Marikina, un sobborgo di Manila, per la costruzione di un alloggio per i rifugiati ebrei. Aveva anche messo a disposizione un pezzo di terreno nella seconda isola piu’ grande del paese, Mindanao, che poteva ospitare ben 35.000 coloni ebrei. Purtroppo, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, ha bloccato l’arrivo degli ebrei. Solo 1.300 ebrei sono stati in grado di raggiungere le Filippine.

Per ricordare questo gesto umanitario delle Filippine che hanno offerto rifugio a centinaia di ebrei nel momento di maggior bisogno, il 21 Giugno 2009 e’ stato inaugurato il Monumento della Porta Aperta nel Parco Monumentale dell’Olocausto di Rishon LeZion. Oltre a questo monumento e al film, si spera di portare gli israeliani e i filippini ad una maggior consapevolezza di questa parte di storia, e di lanciare la sfida ad ognuno di noi, in particolare in questo momento storico in cui la questione dei rifugiati e’ un fenomeno preoccupante in tutto il mondo. Il monumento vuole essere anche un simbolo di amicizia tra Israele e le Filippine.

Per vedere una video clip del film clicca qui

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