Festa di San Vincenzo de’ Paoli – 27 Settembre


Suor Gabriele del Monastero Benedettino sul Monte degli Ulivi, ci ha inviato una breve biografia di San Vincenzo de’ Paoli (1581-1660) in onore della sua festa.

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Coloro che hanno conosciuto il giovane Vincenzo molto probabilmente non avrebbero mai immaginato che un giorno sarebbe diventato il grande santo della carita’ Cristiana.

Nato da una famiglia di contadini nel sud est della Francia, Vincenzo da giovane ha condiviso il duro lavoro dei suoi genitori. Poiche’ era un ragazzo con uno spirito vivace, suo padre aveva grandi speranze per il suo futuro: se Vincenzo diventava sacerdote, sarebbe stato in grado di trovare una buona fonte di reddito e aiutare la sua famiglia ... e lui avrebbe potuto lasciare la vita dura della campagna.

Cosi’ Vincenzo fu mandato alla scuola superiore dove si impegno’ negli studi con grande entusiasmo. Facilmente lascio’ alle sue spalle l’ambiente delle sue origini di cui, a quel tempo, si vergognava. Una volta rifiuto’ perfino di venire a vedere suo padre che era venuto a trovarlo a scuola.

Fu ordinato sacerdote quando non era ancora ventenne e subito incomincio’ a cercare un buon e proficuo incarico. Dopo un periodo piuttosto burrascoso, giunse a Parigi dove effettivamente trovo’ una buona posizione: venne nominato cappellano della regina. Cosi’ si trovo’ a frequentare l’alta societa’, ma ben presto scopri’ che gli mancava la semplicita’ della sua vita di prima. Il fatto di aver trovato una buona posizione lo lascio’ insoddisfatto e cosi’ comincio’ a cercare quel “di piu’” che gli mancava.

Due sono stati gli incontri decisivi che gli permisero di trasformare radicalmente la sua vita: l’incontro con una persona che soffriva di grande solitudine morale e sprituale, e l’incontro con una famiglia che soffriva a causa di malattie e di miseria. Vincenzo fu profondamente toccato da questi incontri, e cosi’ fino alla fine dei suoi giorni si impegno’ per il rinnovamento spirituale dei sacerdoti per meglio svolgere il loro ministero tra i cristiani. In questo modo ebbe inizio la congregazione dei “Preti della Missione”, anche conosciuti come Lazzaristi. Organizzo’ anche un’opera di carita’ che non sarebbe stata solo il risultato di un’azione spontanea di un momento, ma che nel tempo avrebbe supportato i poveri, gli orfani, i malati e i prigionieri ... Con Luisa de Marillac fondo’ le “Figlie della Carita’”. (Queste suore sono presenti a Mamila e a Ein Karem, a Gerusalemme, Haifa, Nazareth, cosi’ come a Betania e a Betlemme, dove gestiscono istituti per handicappati, orfani e ammalati). Vincenzo ha potuto contare sull’aiuto di tante persone che hanno sostenuto le sue opere: ascendenza da alcuni, aiuto fisico da altri.

La miseria era molto diffusa nel 17° secolo e, a quel tempo, Vincenzo de’ Paoli si trovo’ a dover superare grandi difficolta’, ma in mezzo a tutto questo lui seppe sempre mostrare il volto della bonta’ e tenerezza di Dio che si china su tutte le sue creature. E questo e’ il volto che continua a risplendere e ad attirare ancora oggi.

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