Canonizzazione di due donne della Terra Santa


In una conferenza stampa tenutasi Mercoledi’ 6 Maggio 2015, Padre David Neuhaus, Vicario del Patriarcato Latino, ha dato alcune spiegazioni sulla canonizzazione del prossimo 17 Maggio a Roma, della suora carmelitana, Maria di Gesu’ Crocifisso, e della fondatrice delle Suore del Rosario, Maria Alfonsina Ghattas.

mariam alphonsine

Canonizzazione – Quali sono i passi che la Chiesa compie
prima di proclamare la santita’ di una persona?

“Siate santi, perche’ io, il Signore, Dio vostro, sono santo” (Levitico 19,2). Questa prescrizione al centro della Torah di Mose’ riconosce che la persona umana ha la vocazione ad essere santa a immagine e somiglianza di Dio, Creatore e Padre dell’umanita’. Nella lunga storia dell’umanita’, a partire dalla creazione fino alla seconda venuta di Cristo, ci sono state persone che hanno brillato in santita’, mostrando ai loro fratelli e sorelle la via verso Dio nostro Padre.
I cristiani credono che questa santita’, a imagine della santita’ di Dio, ha raggiunto il suo culmine nella persona di Gesu’ di Nazareth, Messia e Figlio di Dio. Egli e’ “il Santo di Dio”, che irradia la santita’ di Dio a tutti coloro che credono in lui. Siamo tutti chiamati a camminare lungo le sue vie perche’ Dio, nostro Creatore, in Gesu’ suo primogenito, ci riconosce come suoi figli che vivono una vita di santita’.

Il processo di riconoscimento di una persona come santa risale alle prime generazioni di cristiani. Nel corso dei secoli la Chiesa ha istituito un processo a piu’ fasi, e che spesso richiede molti anni, durante il quale gli esperti esaminano la vita e gli insegnamenti di cristiani esemplari, analizzando lentamente le loro virtu’ e riconoscendoli come esempi per tutti i cristiani nel loro tentativo di seguire Gesu’ fedelmente e di vivere una vita santa.

Quando il processo ufficiale inizia, il candidato e’ chiamato Servo di Dio. Con il riconoscimento delle virtu’ eroiche viene dichiarato Venerabile. Il passo successivo e’ la beatificazione, di solito avviene solo dopo aver riconosciuto che il candidato e’ morto martire o che e’ avvenuto un miracolo grazie alla sua intercessione. L’ultima fase e’ la canonizzazione – quando il candidato viene proclamato santo e il suo nome viene aggiunto alla lista dei santi venerati nella Chiesa. Questo viene di solito fatto dopo il riconoscimento di un altro miracolo.

Il 17 Maggio 2015, due religiose, arabe palestinesi cattoliche, nate verso la meta’ del 19° secolo, saranno proclamate “sante” a Roma. Queste due donne, Mariam Bawardy e Maria Alfonsina Ghattas, sono state riconosciute dalla Chiesa come modello per tutti i cristiani grazie alla santita’ della loro vita e il loro servizio alla Chiesa.

Mariam Bawardy (1846-1878) nacque da una famiglia Greco-cattolica nel villaggio di Ibilin in Galilea nel 1846. Dopo l’infanzia e l’adolescenza molto difficili e dopo tanta sofferenza, Mariam si e’ sentita attratta dalla Congregazione delle Suore di San Giuseppe dell’Apparizione, ma fini’ per entrare nel monastero carmelitano di Pau, in Francia, dove prese il nome di Maria di Gesu’ Crocifisso. Si e’ molto prodigata nella fondazione di monasteri carmelitani in India e a Betlemme. Mori’ nel 1878 all’eta’ di 33 anni nel monastero di Betlemme prima di completare la fondazione di un altro monastero carmelitano a Nazareth. La causa di canonizzazione fu iniziata nel 1927 ma solo nel 1981 venne proclamata venerabile. Suor Maria di Gesu’ Crocifisso e’ stata beatificata da Papa Giovanni Paolo II il 13 Novembre 1983.

Maria Alfonsina Ghattas (1843-1927) nacque a Gerusalemme. Nel 1862 prese i voti come religiosa nella Congregazione di San Giuseppe dell’Apparizione. Dopo che le e’ apparsa la Vergine Maria, capi’ che era stata scelta per una missione speciale: fondare una nuova congregazione di religiose arabe, al servizio della Chiesa in Terra Santa, e devote alla preghiera del Rosario. Nel 1994 Papa Giovanni Paolo II riconobbe le sue virtu’ eroiche e nel 1995 Maria Alfonsina fu proclamata “Venerabile”. Fu beatificata il 22 Novembre 2009 a Nazareth.

 

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