Ziv: Parashat Shemini


Ogni settimana, Gad Barnea o Sr. Agnese della Croce (della Comunita’ delle Beatitudini) propone una riflessione su un brano del Pentateuco che viene letto nella sinagoga (parashat hashavua). Questa settimana il brano e’ tolto dal Libro del Levitico 9,1 – 11,47 con l’haftarah (lettura aggiunta) da 2Samuele 6,1 – 7,17. La loro riflessione e’ chiamata “ziv” – raggio di luce.

ziv sheminiIo saro’ santificato dal popolo di Israele

... “E Aronne tacque” (Levitico 10,3). Il silenzio di un padre al momento di perdere i suoi figli e’ per noi assordante. Il giorno stesso in cui Aronne e i suoi figli attendevano il momento piu’ importante della loro vita : essere finalmente consacrati sacerdoti, dopo sette giorni di preparazione – due figli di Aronne, Nadab e Abiu, “offrirono davanti al Signore un fuoco illegittimo, che il Signore non aveva loro ordinato” (Levitico 10,1). Le conseguenze furono immediate: “un fuoco si stacco’ dal Signore e li divoro’ e morirono cosi’ davanti al Signore” (Levitico 10,2). E’ allora che Mose’ dice ad Aronne: “Di questo il Signore ha parlato quando ha detto: “A chi si avvicina a me mi mostrero’ santo e davanti a tutto il popolo saro’ onorato” (Levitico 10,3) – e dopo aver sentito queste parole, il padre di Nadab e Abiu, il nuovo Sommo Sacerdote di Israele rimase in silenzio. Aronne che, come abbiamo visto nei nostri studi, e’ il nuovo Adamo nella nuova creazione che e’ la tenda del convegno, perde i suoi due figli, cosi’ come e’ successo ad Adamo a causa di uno sfortunato sacrificio. Ma come comprendere le parole di Mose’ quando parla della predizione degli eventi da parte di Dio? Rashi risponde: “Ma quando Dio ha parlato?” [E’ stato quando ha detto]: “Io daro’ convegno agli Israeliti in questo luogo, che sara’ consacrato dalla mia Gloria” (Esodo 29,43). Non leggere “attraverso la mia Gloria”, ma “attraverso i miei amati”. Mose’ disse ad Aronne: “Aronne, mio fratello! Sapevo che questa casa doveva essere santificata attraverso i diletti dell’Onnipotente, ma ho pensato che sarebbe stato tramite uno di noi due. Ora vedo che [Nadab e Abiu] erano piu’ grandi di me e te!” – [Vayikra Rabbah 12,2]. Ma come cio’ onora l’Onnipotente? E Rashi continua: “Quando il Santo, sia benedetto il suo nome, richiede il giudizio sui giusti, e’ temuto, esaltato, lodato. Ora, se cio’ riguarda il giusto, quanto piu’ e’ cosi’ per gli ingiusti! Allo stesso modo il versetto del Salmo che dice: “Terribile sei, Dio, dal tuo santuario” (Salmo 68,36). Non leggere “dai tuoi santuari”, ma “per mezzo dei tuoi santificati”.

Ora possiamo capire il silenzio di Aronne e quello dei suoi due figli superstiti, cosi’ come le parole di Mose’ quando proibisce loro di piangere per la morte di Nadab e Abiu: “Non vi scarmigliate i capelli del capo e non vi stracciate le vesti, perche’ non moriate e il Signore non si adiri contro tutta la comunita’” (Levitico 10,6). Come Dio ha detto a Mose’, Egli e’ santificato da coloro che sono piu’ vicini a lui – e in questo caso i due figli di Aronne, suoi servi, che hanno agito in un eccesso di amore. La grazia di Dio verso di loro e’ dimostrata da un dettaglio nel testo: quando i fratelli di Nadab e Abiu si avvicinarono per portare fuori dell’accampamento i loro corpi, “li portarono via con le loro tuniche, fuori dell’accampamento” (Levitico 10,5) – le tuniche, tuttavia, rimangono intatte – il fuoco non le ha bruciate. Il giorno piu’ sacro ci mostra la misericordia di Dio verso di noi che possiamo peccare per eccesso di amore ... la morte di Nadab e Abiu non e’ stata vana: Dio e’ stato santificato non solo per la sua giustizia, ma anche per la sua misericordia. Shabbat Shalom.

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