Festa di Sant’Ezechiele – 10 Aprile
Il 10 Aprile, la Chiesa celebra la memoria di Ezechiele, il grande profeta di Babilonia
Il Profeta Ezechiele proveniva da una famiglia di sacerdoti di Gerusalemme. Ezechiele e’ stato tra la prima ondata di deportati in Babilonia nel 597, quando i Babilonesi occuparono Gerusalemme. Cinque anni dopo, nel 592, Ezechiele ha iniziato a servire come un profeta, ricevendo la Parola del Signore in Babilonia, accanto alla citta’ dei deportati di Tel Aviv. Questa e’ stata una rivoluzione nella storia della religione di Israele – cioe’ che Dio avrebbe parlato al popolo attraverso un profeta che non apparteneva alla Terra di Isarele. Fino a quel momento, le relazioni tra il popolo e Dio erano intimamente legate all’appartenenza alla Terra di Israele. Con Ezechiele, il popolo realizzo’ che Dio poteva parlare loro ovunque: anche nel sepolcro che l’Esilio costituiva per loro.
La prima meta’ del Libro di Ezechiele ci ha lasciato una espressione toccante di delusione di Dio verso il suo popolo a causa dei loro peccati. La sua rabbia e’ quella di un Redentore tradito da coloro che Lui ha redento e la conseguenza e’ l’abbandono della sua casa, il Tempio, che presto verra’ distrutto. Tuttavia, le profezie di Ezechiele continuano anche dopo la distruzione e la seconda parte del libro e’ piena di profezie di consolazione, e di importanti testi che si leggono durante il tempo pasquale: la donazione di un cuore nuovo, di carne, e il rivivere delle ossa inaridite. Dio alla fine non permette che il peccato e la morte prevalgano, ma piuttosto li vince rimanendo eternamente fedele e donando al suo popolo una vita nuova. Di questo Ezechiele e’ un grande testimone.