Ziv: Parashat Tzav


Ogni settimana, Gad Barnea o Suor Agnese della Croce (della Comunita’ delle Beatitudini) propone una riflessione su un brano del Pentateuco che viene letto nella sinagoga (parashat hashavua). Questa settimana il brano e’ tolto dal Libro del Levitico 6,1 – 8,36 con l’haftarah (lettura aggiunta) dal Profeta Geremia 7,21 – 8,3, 9,22-23. La loro riflessione e’ chiamata “ziv” – raggio di luce.

ziv tsav

Porro’ la mia legge nel loro cuore

Il Libro del Levitico e’ anche detto “Torat Cohanim”, la Torah dei sacerdoti, perche’ descrive il rituale dei sacrifici e il servizio dei sacerdoti nella tenda del deserto, e piu’ tardi nel tempio di Gerusalemme.

La lettura di queste pagine mostra una grande precisione nella descrizione delle offerte e una grande cura nelle funzioni dei sacerdoti. Come dunque si dovrebbe interpretare il richiamo dei profeti: “Poiche’ voglio l’amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio piu’ degli olocausti” (Osea 6,6) ... o quella del Salmo: “Poiche’ non gradisci il sacrificio e, se offro olocausti, non li accetti” (Salmo 51,18), quando la Torah dice che l’odore del sacrificio e’ gradito a Colui che lo richiede? La Tradizione attribuisce la composizione dei Salmi al Re Davide ed e’ infatti di lui che si occupa questo salmo. In effetti, e’ suo figlio Salomone, figlio di Betsabea con la quale Davide ha commesso peccato, che ricevera’ la missione di costruire il tempio di Gerusalemme nel quale saranno offerti tutti questi tipi di sacrificio ... Quindi i sacrifici continuano ad essere necessari anche se non sostituiscono il pentimento e un cuore contrito (per quanto si senta colpevole, non e’ l’unico motivo per il sacrificio: ci sono anche sacrifici di lode e di ringraziamento ...).

Dopo la distruzione del tempio, i sapienti di Israele che decidono di scrivere e redigere la tradizione orale per il Talmud, stabiliscono che le preghiere ormai sostituiscono i sacrifici del tempio. E’ il popolo insieme ai sacerdoti che innalzano la preghiera tre volte al giorno. La preghiera del mattino, “Shaharit”, la preghiera dell’alba, e’ introdotta dalla lettura del rituale dei sacrifici. La storia del sacrificio di Isacco, che ricorda l’agnello che e’ stato immolato al suo posto.
Nel Talmud, e’ lo studio della Torah che sostituisce i sacrifici del Tempio: “Rabbi Itzhak dice: cosa impariamo dal versetto “Questa e’ la legge del sacrificio espiatorio” (Levitico 6,18), e dal versetto “Questa e’ la legge del sacrificio di riparazione” (Levitico 7,1)? Che tutti coloro che studiano la legge (Torah) del sacrificio del peccato sono considerati come se avessero offerto questo sacrificio e tutti colro che studiano la legge del sacrificio di riparazione sono considerati come se avessero offerto questo sacrificio (Bavli Minhot 13). Shabbat Shalom.

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