Pizzaballa a Peres: porre fine agli slogan anti-cristiani

In seguito ad una serie di eventi in cui estremisti hanno scritto slogan contro i cristiani ed il cristianesimo sui muri delle chiese a Gerusalemme, padre Pierbattista Pizzaballa, ha scritto al Presidente dello Stato chiedendogli di intervenire per fermare il pericoloso fenomeno. Nelle ultime settimane, degli estremisti hanno scritto insulti sui muri di istituzioni cristiane nella città: sul monastero ortodosso nella Valle della Croce, sulla chiesa greco-ortodossa di San Simon, sulla chiesa battista di via Narkis e sul cimitero sul Monte Sion. La polizia sospetta che i responsabili siano estremisti ebrei che hanno compiuto atti simili contro moschee come anche contro la scuola bilingue arabo-ebraica nella città.

Padre Pizzaballa scrive nella sua lettera: "Queste azioni, che per quanto ne so non hanno condotto ad alcun fermo, sono solo un doloroso esempio di una serie di azioni simili condotte recentemente quasi senza alcun ostacolo. Come sa, non sono solito scrivere lettere di questo genere. Le varie comunità cristiane vivono quietamente e pacificamente in Israele, con rispetto, apprezzamento e buone relazioni con ebrei e mussulmani...Sfortunatamente, durante gli anni abbiamo imparato ad ignorare le provocazioni e continuiamo la nostra vita quotidiana. Ora, sembra che questa volta siano stati oltrepassati i limiti e non possiamo rimanere in silenzio. Questi slogan scandalosi scritti su luoghi di preghiera cristiani, specialmente a Gerusalemme, colpiscono i sentimenti di tutti i cristiani in Israele, indipendentemente dal loro credo, come anche le centinaia di migliaia di pellegrini che visitano Gerusalemme e la Terra Santa, e altri milioni nel mondo...Le sarei grato se Lei usasse il Suo potere ed influenza con le autorità affinché questo modo pericoloso di agire sia eradicato e queste azioni fermate, prima che diventino parte abituale della vita cristiana in Israele".

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