"Fiore del deserto"a Haifa

Padre Roman non può essere presente, dovendo celebrare la Messa settimanale del lunedì all’Ospedale italiano di Nazareth, ma comunque alcuni membri della comunità di Haifa hanno avuto la gioia di accogliere i giovani delle comunità per una serata insieme nel periodo di Natale.

Padre Apolinary e Benny, i due leader del gruppo di giovani, hanno accompagnato i giovani ed una ventina di noi abbiamo potuto celebrare la festa di santo Stefano, primo martire della Chiesa, con buona musica ed un’intensa gratitudine per il dono di Natale nelle nostre vite. Nella sua omelia, padre Apolinary ha sottolineato che ciò che potrebbe sembrare un paradosso –ieri abbiamo celebrato la nascita di Gesù ed oggi celebriamo la morte di un suo discepolo- è in realtà una vera chiamata, ad essere testimoni del Signore. Ognuno di noi nascerà un giorno alla vita eterna.

All’Eucarestia ha fatto seguito una deliziosa cena condivisa e preparata dagli ospiti. C’era cibo polacco ed arabo a fianco di insalata, molto da bere, ed un gustoso dessert, una torta preparata da una delle ragazze del gruppo. Alcuni snacj e patatine erano state mangiati prima di Messa e ci siamo divertiti tutta la notte!

Come una famiglia, con membri di diverse età e generazioni, abbiamo chiacchierato a lungo durante la cena su temi seri come “devo veramente credere a ciò che è scritto nel libro della Genesi?”, a scherzi divertenti e bei ricordi del periodo che i Fiore del deserto hanno trascorso in Spagna. C’era un’atmosfera veramente splendida, dove è stato possibile approfondire l’esperienza di amicizia e fratellanza!

Nell’ultima parte della serata ci siamo seduti tutti nella stanza anteriore della casa, mangiando popcorn e guardando un film sul Natale, una produzione franco-tedesca.

La gioia del Natale era veramente nei nostri cuori e si poteva vedere sui nostri volti. Ringraziamo padre Apolinary, Benny e tutti coloro che sono venuti a Haifa e guardiamo al futuro, ad un’altra visita, speriamo presto, molto presto, questa volta alla presenza di padre Roman.