Addio a Santiago

“Oggi è martedì e siamo in viaggio per Madrid, dopo che siamo stati costretti a lasciarci alle spalle Santiago, di cui ci eravamo rapidamente innamorati. Ieri, all’inizio della mattina, ci siamo riuniti per la Messa con i nostri nuovi ospiti, venuti appositamente per l’occasione, il capo dei francescani della regione e delle suore di lingua portoghese.

Al termine della Messa, ci è stata raccontata una storia interessante, da cui tutti possiamo imparare! Nella storia si narra di un cieco che cammina con una lampada. Qualcuno gli chiede, perché lui, cieco, ha bisogno di una lampada. Il cieco rispose che la lampada non è per sé, ma per illuminare la via agli altri. Nel corso della storia, uno dei membri del gruppo ha coperto i suoi occhi ed ha tenuto una lampada, che è stata passata da uno all’altro, a tutte le persone presenti in cappella. Dopo la Messa ci siamo congedati dai nostri amici, i “Riquinios” (il gruppo ospitante). L’addio è stato lungo ed emozionante, ma speriamo di rincontrarci a Madrid.

Da lì ci siamo diretti alla tomba dell’Apostolo san Giacomo, ma la coda all’ingresso era tale che abbiamo rinunciato all’idea della visita. Ci siamo divisi in piccoli gruppi per girare, ed ovviamente qualcuno ha voluto rimaneere in convento e riposare. Alle 17,00 –ora spagnola- ci siamo incontrati nella cattedrale e siamo tornati al convento per preparare i nostri bagagli. Con i bagagli pronti, siamo usciti per un soddisfacente e delizioso pasto e poi siamo tornati nella piazza della cattedrale. Qui, ogni giorno, alle 22 c’è una rappresentazione di musica folkloristica spagnola. In aggiunta abbiamo guardato una cerimonia di caccia alla strega che si è tenuta per promuovere un ristorante adiacente alla cattedrale. Abbiamo danzato un po’ e ci siamo divertiti e poi abbiamo detto addio alla cattedrale e siamo andati a casa a dormire.”