Messa per i rifugiati sudanesi a Tel Aviv
Alcune settimane fa, padre David ha incontrato William, un giovane uomo sudanese rifugiato, che ha vissuto in Israele per più di due anni. William ha spiegato a padre David che c’è un gruppo di famiglie di rifugiati sudanesi cattolici che vivono nell’area della stazione centrale degli autobus a Tel Aviv. Padre David ha chiesto il permesso alla comunità filippina, che ha affittato una grande sala in via Levanda, la cappella della Divina Misericordia, di celebrare la Messa per i sudanesi. I sudanesi, che parlano tra loro dinka, hanno chiesto la Messa in arabo, la lingua in cui conoscono la Messa ed i canti che l’accompagnano. Alcuni di questi sudanesi hanno vissuto in Egitto.
Sabato 2 aprile un piccolo gruppo di adulti si è riunito con alcuni bambini per una prima Messa. Padre David ha celebrato e predicato in arabo, ma è risultato chiaro che i bambini non hanno compreso praticamente nulla. Per questo è stato deciso che, alla prossima Messa, sarà organizzata una lezione di religione in ebraico per i bambini, essendo questi pienamente integrati nelle scuole israeliane di lingua ebraica della zona.
Dopo la Messa, padre David, Benedetto e Jose-Enrique sono rimasti per insegnare il catechismo in ebraico ai bambini filippini , che si preparano alla Prima Comunione. Questa è veramente Chiesa cattolica…cattolica significa “universale”. Questa è anche la Chiesa di lingua ebraica in tutta la sua sbalorditiva diversità.