Alfred Delmée
Nacque in Belgio nel
Nel 1958, Alfred fu finalmente in grado di realizzare il suo sogno: quello di raggiungere Israele per lavorare con i cattolici ebreofoni ed essere una presenza amichevole all’interno del popolo ebraico. Arrivò in Italia in nave in compagnia del fratello Yohanan e durante il viaggio, Alfred prese le prime lezioni di ebraico. Studiò costantemente l'ebraico e sostituì padre Bruno Hussar come responsabile della comunità da Tel Aviv - Jaffa, essendo stato Bruno richiamato a Gerusalemme per costruire
Per ventisette anni, Alfred servì la comunità come pastore amato e pieno di sollecitudine. Partecipò a tutte le decisioni dell’Opera di San Giacomo e numerosi furono i suoi contributi allo sviluppo della vita pastorale e liturgica della comunità. Era un collaboratore sveglio e astuto nel grande progetto di traduzione dei testi liturgici e del Nuovo Testamento. Fu inoltre attivo in varie organizzazioni che promossero il dialogo tra cristiani ed ebrei.
Alfred morì tragicamente in un incidente d'auto nel 1985, accompagnato dalla signora Nothmann. Sua figlia Miriam, una stretta collaboratrice di Alfred, vi rimase gravemente ferita. Tutti coloro che lo conoscevano lo ricordano con affetto e come un padre fedele ed amorevole.
Una biografia postuma di Alfred è stata pubblicata da un amico sacerdote: ALBERT VERDOODT, Alfred Delmée: Veilleur sur la ligne de crête. (1925-1985). La vita di una di comunità cattolica ebreofona a Tel Aviv (Louvain-la-Neuve, Academia, 1991).