Una speciale solidarietà in questo tempo difficile
Continua a essere questo un momento difficile in tutto il mondo, a causa della pandemia, anche qui in Israele. All'inizio del blocco, abbiamo lanciato una raccolta fondi di emergenza al fine di aiutare le famiglie di migranti e richiedenti asilo, in particolare coloro che hanno perso il lavoro e si sono trovati in breve tempo a dover far fondo ai loro risparmi. Il generoso sostegno di amici e donatori ci ha permesso di sostenere, fino ad ora, 48 famiglie di richiedenti asilo (dall'Eritrea) e 141 famiglie di migranti (dalle Filippine, India, Sri Lanka, Etiopia, Nigeria e Moldavia), che risiedono a Tel Aviv e a Gerusalemme.
Dieci giorni fa, dopo l'apertura delle scuole a tutti i
livelli, abbiamo ripreso le nostre attività di doposcuola al Centro Santa
Rachele, con prudenza, sperando in un progressivo ritorno alla vita normale.
Solo pochi giorni dopo l'apertura delle scuole, c'è stato un incredibile
scoppio del virus tra gli studenti e gli insegnanti del liceo Gymnasia,
frequentato da molti dei bambini del nostro Centro: oltre 130 persone hanno contratto il COVID-19 e pertanto, tutti gli studenti e gli insegnanti sono
entrati in quarantena. Quattro dei nostri giovani migranti sono risultati
positivi per cui tutti gli altri hanno dovuto entrare in quarantena con le loro famiglie.
Qualche giorno dopo, uno studente della David & Paula Ben-Gurion Elementary School è stato contagiato e la scuola è stata chiusa temporaneamente non solo a causa della singolare infezione, ma anche per la preoccupazione che un gran numero di bambini di questa scuola ha fratelli che frequentano il liceo di Gymnasia. Di conseguenza, abbiamo deciso di interrompere temporaneamente le nostre attività
di doposcuola nel centro Santa Rachele perché la maggior parte dei bambini che vengono nel nostro centro frequentano queste due scuole.
Questi ultimi giorni sono stati piuttosto impegnativi non solo per le famiglie migranti ma anche per tutto il nostro staff. Ora cerchiamo di aiutare queste famiglie spiegando e facendo da intermediario tra loro e i servizi sanitari che sono totalmente sopraffatti dall'elevato numero di bambini che devono essere controllati. In caso di necessità, acquistiamo del cibo per coloro che sono in isolamento e non possono fare la spesa. Informiamo anche coloro che sono malati o sono in quarantena della possibilità di essere accolti in uno degli hotel che sono stati mobilitati dal comando israeliano del Fronte interno e dedicati alla cura delle persone con coronavirus o in quarantena, al fine di tenerli lontani dai luoghi ed evitare di diffondersi del virus.
Continuiamo a pregare Dio per la fine di questo periodo difficile. Nel
frattempo Lo ringraziamo per questa opportunità che ci è stata data di
sperimentare quanto le nostre vite sono collegate l'una all'altra e di provare
la gioia della solidarietà anche a caro prezzo.