Sciopero delle scuole cristiane in Israele


Anche se il 1 Settembre 2015 segna il ritorno a scuola per quasi tutti gli studenti in Israele, le scuole cristiane non riapriranno in segno di protesta per il rifiuto del Ministero della Pubblica Istruzione di erogare il sostegno finanziario alle scuole.

Secondo le dichiarazioni delle scuole cristiane, il problema e’ piuttosto serio. “Il Ministero ha iniziato una campagna sistematica contro le nostre scuole tagliando il suo sostegno finanziario dal 45% di prima all’attuale 29% sul costo totale di una scuola elementare. Il Ministero dell’Educazione ha anche chiuso le porte all’avanzamento di grado non consentendo ai nostri insegnanti della scuola primaria di partecipare a corsi di formazione per insegnanti. Hanno anche impedito agli istruttori del Ministero di lavorare con i nostri insegnanti bloccando in questo modo un qualsiasi progresso nel campo educativo. Recentemente hanno anche stretto il cappio intorno al collo con normative che limitano la percentuale da pagare per le lezioni – questo e’ un colpo mortale che non permettera’ alle nostre scuole di funzionare!”

La crisi era in corso durante tutto l’anno scolastico precedente, con una grande manifestazione che ha avuto luogo davanti al Ministero della Pubblica Istruzione a Gerusalemme. Il 24 agosto 2015, i rappresentanti delle scuole si sono incontrati con il Presidente Rivlin e con il Ministro della Pubblica Istruzione Bennet, ma la crisi non e’ stata risolta. Cosi’ conlude la lettera scritta dalle scuole: “Abbiamo fiducia che i nostri genitori comprenderanno i passi che stiamo facendo e che, con l’aiuto di Dio, appoggeranno le scuole dei loro figli. Ci impegniamo a risarcire gli studenti per ogni perdita educativa quando la crisi sara’ risolta e non vediamo l’ora che, con la grazia di Dio, i nostri studenti possano ritornare presto a scuola”.

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