Grazie, Chiesa di Gerusalemme!


Di fronte alla richiesta di offrire ospitalita’ ai richiedenti asilo rilasciati da Holot nel Negev, le comunita’ religiose della Chiesa di Gerusalemme hanno risposto con grande generosita’.

Un ringraziamento a tutti coloro che hanno espresso la loro sollecitudine e desiderio di aiutare. Di fronte alla richiesta di Padre David Neuhaus SJ, Coordinatore della Pastorale tra i Migranti, di accogliere i richiedenti asilo africani rilasciati dopo piu’ di un anno di detenzione nella struttura di Holot nel Negev, molte comunita’ religiose hanno risposto a questo appello con grande desiderio di aprire le porte dei loro conventi. In Gerusalemme, circa 25 posti sono stati resi disponibili in diversi monasteri e conventi. Anche altre comunita’ religiose di Betlemme, Beit Shemesh e Haifa hanno dato la loro disponibilita’.

In altri casi, le comunita’ di suore non si sono sentite in grado di ospitare uomini ma hanno offerto il loro aiuto in altri modi. Una comunita’ si e’ offerta di pagare l’affitto di un appartamento per un mese per quattro richiedenti asilo. Un’altra comunita’ ha offerto aiuto finanziario per coprire i costi dell’alloggio.

In realta’, pochi richiedenti asilo avevano bisogno di alloggio. Le loro comunita’ di provenienza si sono prese la responsabilita’ e hanno aperto le porte delle loro abitazioni per accogliere i loro fratelli. Inoltre, a causa dell’alto costo della vita e pochi posti di lavoro disponibili a Gerusalemme, solo alcuni richiedenti asilo hanno scelto di venire a Gerusalemme preferendo a questa altre citta’ israeliane.

Un ragazzo, di nome Abdullah, e’ arrivato al Vicariato San Giacomo di Gerusalemme. Ha spiegato che era fuggito dal Darfur, Sudan, dopo che il suo villaggio e la zona circostante sono stati rasi al suolo dalle forze sudanesi che stanno conducendo un genocidio in questa regione.
Continuiamo a pregare per questi nostril fratelli e sorelle sofferenti.

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