Strisce nere sul camice bianco


La settimana scorsa, alla sua ordinazione diaconale, Benny ha indossato un camice piuttosto insolito. Qui di seguito ne spiega le ragioni.

benny glima june 2018

Dopo la mia ordinazione, alcune persone mi hanno chiesto il significato delle strisce nere sul mio camice bianco, pensando che fosse una riproduzione del talith (lo scialle che si usa per la preghiera ebraica). Per questo motivo mi è stato chiesto di dare alcune spiegazioni.

Il modello del camice bianco con due strisce nere sul braccio, sul davanti e sul retro, non è una mia invenzione. Lo troviamo in un mosaico bizantino che si trova a Ravenna (Italia).

benny glima

Da lì ho capito che questo tipo di camice era in uso nella liturgica di quell'epoca e subito mi è piaciuto il contrasto tra il bianco e il nero.

L'idea di dare un significato spirituale a riguardo è nata dall'incontro con un giovane marocchino che mi ha parlato dell'abitudine dei sacerdoti ebrei di una piccola isola del Marocco, di cucire sull’orlo dei loro pantaloni bianchi una striscia nera per commemorare la distruzione del tempio.

Quando è arrivato il tempo di preparare il mio camice, ho chiesto al sarto di cucirne uno secondo questo modello, per significare due cose: il lutto per la mancanza di pace nella nostra terra e per la mancanza di unità nella Chiesa. In queste strisce sono contenute le lacrime di tutte le famiglie che hanno perso i loro cari e il dolore di tutti coloro che si sforzano per l’unità della Chiesa, secondo il cuore del Signore.

Voglio ricordare a me stesso che nonostante le nostre gioie il mondo è ancora sofferente e che devo portare tutta questa sofferenza nella preghiera liturgica e affidarla a Dio.

Prometto che il giorno in cui vedremo realizzarsi la pace in Terra Santa e l’unità nella Chiesa, toglierò le strisce nere dal mio camice bianco e la nostra gioia sarà piena

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